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Pride 2024: tornano gli “arcobaleni” nelle città italiane

Siamo nel 1972, esattamente il 5 aprile,  quando la prima città, Sanremo, per protesta contro il “Congresso internazionale sulle devianze sessuali” organizzato dal Centro italiano di sessuologia, ospita la prima manifestazione pubblica in Italia del Pride per dire “non siamo malati“.

Nel 1978 furono organizzati a Torino i primi eventi legati alle celebrazioni internazionali del Pride: il sesto congresso del Fuori! (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano), e una settimana dedicata ai film a tematica LGBT+, tra il 19 e il 25 giugno dello stesso anno. Nel 1979, il collettivo Orfeo organizzò a Pisa il primo corteo in Italia contro le violenze subite da persone LGBT+, l’evento rimarrà il più partecipato fino al 1994 anno in cui si svolgerà in Italia il primo Pride nazionale a Roma.

Ma la prima vera edizione che verrà poi ripetuta annualmente, fino ad oggi, è quella del 28 giugno 1981 a Palermo, dopo la nascita del primo circolo arci-gay italiano nato da un’idea di Marco Bisceglia, che fa nascere la “festa dell’orgoglio omosessuale“. E come ogni anno le piazze si colorano di bandiere arcobaleno. Le due città che sono partite per prima in questo 2024 sono state Sanremo lo scorso 6 aprile e Parma il 18 maggio. Domani 25 maggio sarà il turno dell’Alessandria Pride, Transfem Terni Pride e del Modena Pride.

Il primo giugno saranno nove le città che scenderanno in strada: Tuscia Pride a Viterbo, Taranto Pride, Umbria Pride a Perugia, Padova Pride, Savona Pride, Ferrara Pride, Pavia Pride, Cuneo Pride, ed Enna Pride. Il primo giugno poi a Roma inizieranno i festeggiamenti per i 30 anni del Roma Pride: due settimane di eventi nella Pride Croisette alle Terme di Caracalla, con talk, dj set, mostre e presentazioni di libri, che culmineranno con il grande e tradizionale corteo del 15 giugno con Annalisa come madrina della manifestazione da piazza della Repubblica a via delle Terme di Caracalla.

L’otto giugno toccherà ad altre tre città a manifestare: Liguria Pride a Genova, Pride dell’Unione Terre di Castelli e Siracusa Pride. Il giorno dopo. il nove giugno sarà il turno del Laguna Pride di Venezia. Il 15 giugno sarà il turno del Roma Pride, Torino Pride, Smarza Pride a Trieste, Bergamo Pride e del Catania Pride. Domenica 16 giugno ci sarà il Verona Pride. Sabato 22 giugno altre dieci città manifesterenno per le piazze per chiedere maggiori diritti: Lecco Pride, Lodi Pride, Palermo Pride, Varese Pride, Vicenza Pride, La Spezia Pride, Marche Pride a Ancona, Lazio Pride a Frosinone, Cosenza Pride e Mostruos3 Pride a Siena.

29 giugno vedremo il Milano Pride, Ragusa Pride, Napoli Pride, Sardegna Pride a Cagliari e il Bari Pride. Sei luglio Asti Pride, Cremona Pride, Salento Pride a Lecce, Rivolta Pride a Bologna, Abruzzo Pride a Pescara, Egadi Pride a Favignana, Human Pride a Taranto e il  Tortona Pride. Proseguiranno il 13 luglio Molise Pride ad Isernia e Belluno Pride, mentre il 20 luglio ci sarà lo Stretto Pride a Messina. Il 27 luglio Reggio Calabria Pride, Martina Franca Pride e Palagianello Pride. Mentre il 28 luglio Castellaneta Pride e Manduria Pride.

Arriviamo al mese di agosto dove ci saranno il 4 il  Rimini Summer Pride e il 31 il FVG Pride a Lignano Sabbiadoro. Il 7 settembre sarà il turno del Brescia Pride mentre il 14 settembre il Vesuvio Pride a Torre del Greco. Si chiude l’onda rainbow con l’Aosta Pride il 12 ottobre.

Mancano all’appello ancora alcune città che devono confermare le date del proprio Pride ma siamo sicuri che tante altre vorranno far sentire la prorpria voce.

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