Rissa alla Camera: interdetti Iezzi per 15 giorni, Donno per 4

L’ufficio di Presidenza della Camera dopo una riunione durata l’intero pomeriggio ha deliberato le sanzioni per i deputati coinvolti nei fatti accaduti ieri a Montecitorio durante i lavori in aula sull’autonomia: “Sanzione della censura con interdizione di partecipare ai lavori parlamentari” per 15 giorno nei confronto di Igor Iezzi (Lega), 7 giorni per Enzo Amich (Fdi), Gerolamo Cangiano (Fdi), Domenico Furgiuele (Lega), Federico Mollicone (Fdi) e Nico Stumpo (Pd). Sono invece 4 i giorni di sospensione per Leonardo Donno (M5S), 3 per Enzo Amendola (Pd) e Stefano Candiani (Lega) e 2 per Arturo Scotto (Pd) e Claudio Stefanazzi (Pd).

Il duello tra maggioranza e opposizione è proseguito anche oggi alla Camera, dove è scoppiata un’altra bagarre con le opposizioni a intonare ‘Bella Ciao’ come risposta alle dichiarazioni di Crippa, che considera “il gesto della ‘Decima’ peggio” della canzone simbolo della Resistenza, perchè ”richiama i migliaia di morti del comunismo”.

“Le sanzioni – ha detto in aula il Presidente Lorenzo Fontana – hanno decorrenza immediata. Ricordo che, ai sensi dell’articolo 60, comma 3, del Regolamento, le decisioni in tema di sanzioni adottate dall’Ufficio di Presidenza sono comunicate all’Assemblea e in nessun caso possono essere oggetto di discussione”. ”Tengo a precisare – ha aggiunto – che quando accaduto nella seduta di ieri nel suo complesso debba essere gravemente stigmatizzato dalla Presidenza. Il confronto politico tra posizioni diverse, anche su questioni politicamente altamente divisive, non può mai trascendere nello scontro fisico, nell’offesa di altri, ovvero nella violenza e nella lesione del decoro delle istituzioni”, ha chiosato Fontana.

Iezzi: “senza dubbio” Donno meritava una sanzione più pesante

“Accetto la sanzione della Camera”, commenta all’Adnkronos il deputato della Lega Igor Iezzi, aggiungendo che “è stata sancita una verità: una brutta giornata che ha avuto molti padri…”. Donno meritava una sanzione più pesante? “Senza dubbio”, risponde poi l’esponente del Carroccio secondo il quale bisogna considerare “che Donno è recidivo”

“Siamo caduti in una provocazione. Oggettivamente trovo molto sproporzionata la sanzione comminata a me e ad Amendola, tenuto conto che nessuno dei due ha toccato nessuno fisicamente. Trovo la nostra sanzione di 3 giorni sproporzionata rispetto al quella comminata al provocatore Donno, che ha preso 4 giorni. Questi sono fatti che non dovrebbero mai accadere, a partire da chi fa le provocazioni”, dice all’Adnkronos, il deputato della Lega Stefano Candiani.

PD, sanzioni sproporzionate: aggredito e aggressori su stesso piano

“Pur riconoscendo la necessità di intervenire tempestivamente sanzionando i comportamenti verificatisi in Aula nella giornata di ieri, purtroppo l’Ufficio di Presidenza non ha adottato nessun criterio di proporzionalità nel definire le giornate di interdizione dei deputati coinvolti. In particolare, non è accettabile mettere sostanzialmente sullo stesso piano aggredito e aggressori. Per questa ragione abbiamo espresso un voto contrario nella riunione che ha deliberato le sanzioni comunicate dal Presidente all’Aula e agli interessati”, affermano Anna Ascani e Stefano Vaccari deputati dem e membri Pd in Ufficio di presidenza di Montecitorio.

Enzo Amendola del Pd su twitter scrive: “Mi sono opposto senza violenza agli atti inaccettabili della destra in aula, ai tentativi di spaccare l’Italia con l’Autonomia: aggressioni, squadrismo, simboli fascisti della X Mas. Accetto il provvedimento dell’UdP, ma protesterò ogni volta contro questo spettacolo indecoroso”. “L’Udp della Camera ha sanzionato me ed altri tre colleghi del Pd per i fatti di ieri su autonomia differenziata. Solo per aver protestato contro i fascisti che in aula simulavano la X Mas. Rispetto la decisione. Mai abbiamo usato violenza. Abbiamo solo condannato gesti gravi”, afferma dal canto suo Scotto.

“Penso che sia stata fatta una scelta politica con il tentativo di mettere sullo stesso piano atti di violenza, come quelli compiuti da parlamentari di Lega e Fdi che hanno aggredito il collega dei 5 Stelle Donno, con quelli di chi, come il sottoscritto, non ha compiuto alcun atto di violenza né tantomeno contro una persona”, dice Nico Stumpo. “Con la scelta fatta dalla maggioranza, accompagnata anche da pezzi di opposizione” di sanzionare “una risposta politica a un atto di squadrismo politico”, si è compiuto “un altro atto di squadrismo mettendo tutti sullo stesso piano”. “Abbiamo visto parlamentari inneggiare al fascismo e alla Decima Mas e compiere aggressione fisiche. La nostra reazione è stata quella di chi ha giurato sulla Costituzione antifascista. Quella stessa che loro continuano a calpestare ogni giorno con i loro atti”.

(Screenshot SKY)

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