Il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, è intervenuto all’Arsenale Militare Marittimo di La Spezia per l’inaugurazione di “Seafuture” ed ha ringraziato chi ha reso possibile con il proprio impegno lo svolgimento di questa settima edizione , finalmente, dopo le limitazioni dovute alla pandemia, sebbene con le necessarie precauzioni per garantire la sicurezza.
“È importante ritrovarci – ha detto il Ministro – ma credo che questo ritrovarci dia anche il senso che c’è un bisogno di cooperazione in chiave di sviluppo e di promozione che questa manifestazione internazionale rappresenta. Questo bisogno è più forte delle limitazioni che l’emergenza sanitaria ha imposto a tutti noi nell’ultimo anno. Un aspetto questo che accresce ulteriormente l’importanza di “Sea Future” per il fondamentale segnale di ripresa, che proviene da questo che è certamente un modello di cooperazione, di eccellenza industriale, di competitività, di sostenibilità e di innovazione”.
Il Ministro ha sottolineato anche come sia emblematico che il segnale di ripresa del paese provenga anche dal mare che ha definito una risorsa preziosa per l’Italia e per il mondo intero, per la sua capacità di interconnettere culture anche profondamente diverse tra di loro per costruire un luogo di incontro, di conoscenza, di progresso economico e di progresso tecnologico.
Guerini ha poi rivolto un caloroso benvenuto dell’Italia e della Difesa italiana alle moltissime delegazioni delle marine estere. ” La loro presenza – ha detto il Ministro – è la testimonianza del valore che la cooperazione internazionale e la reciproca conoscenza, riversano per perseguire politiche comune che siano tese a garantire la sicurezza degli scenari marittimi. Saluto e ringrazio anche le tante, tantissime realtà industriali, accademiche, istituzionali, che rendono “Sea Future” un evento davvero singolare nel Mediterraneo”.
“Il mare ha continuato Guerini è per il pianeta, in particolare per l’Italia certamente un fattore imprescindibile, abilitante per lo sviluppo economico. E’ una risorsa energetica, una infrastruttura strategica di trasporto, di comunicazione e patrimonio ecologico, riserva alimentare e un’indispensabile alleato nell’ultima sfida che porterà alla stabilità, all’ordine mondiale dei cambiamenti climatici. Il mare è uno degli spazi fisici riconosciuti come bene comune dell’umanità, rappresenta il collegamento tra regioni tra loro distanti, tra loro diverse, ma che proprio grazie alla connessione marittima si influenzano reciprocamente.
Questa molteplice valenza strategica del mare secondo il Ministro “è al centro di un acceso confronto geopolitico, un confronto geopolitico globale e anche al centro della contesa per utilizzo di questo dominio per scopi economici e militare. Una contesa che si esprime storicamente, ma in modo crescente ed accelerato anche nella dimensione tecnologica ed industriale che vede nel Mediterraneo allargato, come è stato prima ricordato dall’Ammiraglio Cavo Dragone, la nostra area di previdente interesse strategico, uno dei suoi teatri principali dove la tutela degli interessi nazionali non può prescindere da un utilizzo del mare continuo, libero, sicuro e sostenibile, come essenziale fattore di sicurezza di stabilità e di prosperità tra i popoli per garantire la sicurezza di un contesto così complesso e così interconnesso e perseguire il proprio ruolo attivo e consapevole.
Il Ministro ha ribadito che l’Italia necessita di rafforzare la cooperazione e le relazioni con paesi amici e alleati, disporre di capacità militari, tecnologicamente avanzate, di preservare competenze scientifiche e industriali in grado di supportarle secondo modelli di sviluppo sostenibile a salvaguardia dell’ecosistema marittimo e “Sea Future” – ha precisato – è parte di tutto questo. L’Arsenale Militare Marittimo di La Spezia – ha aggiunto Guerini – riassume idealmente una storia ultracentenaria di progresso tecnologico ed industriale legato al mare e allo sviluppo e al mantenimento delle capacità di cui il Paese e la Difesa devono disporre per tutelare i propri interessi e il proprio ruolo internazionale della dimensione marittima. Dalle prime nave costruite in questo Arsenale fino alla FREMM, che vediamo qui ormeggiata, unità di riferimento di livello mondiale per la cantieristica militare ad alta tecnologia e la capacità di difesa in campo marittimo. La FREMM che è l’esempio concreto dei prodotti della cooperazione internazionale, delle sinergie tra la Marina militare e l’industria della costante ricerca dell’innovazione tecnologica, di politiche lungimiranti interministeriali, di investimento, associati a innovative strategie per lo sviluppo e al procurement di capacità militari comuni. Sono questi i fattori centrali della politica industriale con cui la Difesa intende concorrere agli obiettivi di “Sea Future” ed è per questo che ho inteso rafforzare nella recente direttiva per la politica industriale della Difesa”.
A “Seafuture” l’industria della Difesa italiana, è rappresentata a livello di eccellenza, una delle più competitive realtà nazionali che il Ministro ha definito come un incubatore e motore di innovazione tecnologica, patrimonio di conoscenza e di occupazione qualificata in grado di coniugare essenziali aspetti di sicurezza e proiezione internazionale dell’Italia, con un effetto trainante anche per l’economia nazionale”.
Guerini si è detto convinto che in questa eccellenza industriale risieda una parte importante della sovranità tecnologica di cui l’Italia deve disporre per le proprie esigenze di difesa e di sicurezza ed ha aggiunto che “la direttiva per la politica industriale cerca di delineare gli obiettivi e le azioni che il dicastero intende perseguire per esprimere il pieno potenziale di questa risorsa essenziale del Paese a partire dal rilancio degli investimenti in un’ottica strategicamente complementare alla cooperazione e all’export. Proprio questa direzione, voglio sottolinearlo, qui davanti a voi, davanti anche all’industria, il rifinanziamento del fondo per gli investimenti della difesa previsto dall’ultima legge di bilancio ci ha consentito di promuovere mirate strategie per associare lo sviluppo delle capacità militare di cui il Paese necessita al consolidamento dei relativi settori tecnologici industriali, proiettando investimenti stabili in ricerca e innovazione, con le più ampie ricadute sul piano economico e occupazionale”.
“Per la difesa – ha continuato il Ministro – come ci dimostra la crescita di questo evento, che oggi inauguriamo, il settore marittimo è un catalizzatore della cooperazione con altri paesi nella definizione di requisiti comuni, delle sinergie tra le Marine e l’industria per l’innovazione tecnologica nello sviluppo di capacità sempre più evolute, delle collaborazioni industriali e delle relative opportunità commerciali. La Difesa – ha detto Guerini – è consapevole che il consolidamento strategico dell’industria nazionale non potrà infatti prescindere da un costante incremento delle opportunità di collaborazione governativa e industriale in un’ottica pienamente integrata e complementare. Per questo si è dotata degli strumenti ordinativi necessari per perseguire in maniera più strutturate ed efficace l’implementazione di accordi G to G che costituiscono uno strumento essenziale per valorizzare in maniera piena questo potenziale e per polarizzare anche le sinergie che un evento come questo contribuisce a generare. “La collaborazione tra le Marine di diversi Paesi – ha detto – ne rappresenta certamente il motore”.
“Il mare – ha detto il Ministro della Difesa – sarà sempre determinante a livello nazionale per la crescita tecnologica del Paese nel momento in cui l’industria di settore affronta le sfide globali lanciate dalla competitività della transizione digitale ed all’ecosostenibilità”.
Il Ministro, avviandosi alla conclusione del suo discorso, ha ringraziato la Marina Militare per gli standard davvero elevati di eccellenza che ha saputo esprimere in ogni circostanza e che hanno contribuito a consolidare la solida reputazione di altissima qualità e affidabilità dell’Italia e della sua intera filiera tecnologica, scientifica ed industriale, “testimoniata – ha precisato – anche dal successo di questa manifestazione e ha voluto estendere il ringraziamento a tutte le Forze Armate per lo straordinario lavoro che quotidianamente realizzano a servizio del Paese e il suo interesse di sicurezza e della stabilità internazionale”.
Guerini ha concluso con questo augurio l’intervento: “Auguro a tutti voi, buon lavoro, auguro a “Sea Future” grande successo, il successo che merita, e che sarebbe il coronamento migliore degli sforzi che sono stati realizzati per consentirci di vivere questo momento e auguro al nostro Paese, successo, impegno, risultati per il bene comune, per la prosperità, per la sicurezza, per la stabilità, per la ripresa, nostra e di tutta la comunità internazionale. Grazie e buon lavoro”.