Nella 55° Giornata del Credito, che si è svolta ieri a Roma nel salone Margherita, si sono affrontati vari tematiche, tra cui quello dell’attuale scenario economico che manifesta una dinamica rallentata del PIL per la flessione dell’export, per il contenimento dei consumi interni, per l’incidenza dell’inflazione, per il freno degli investimenti, a causa del ridotto contributo delle costruzioni, per la lievitazione del costo del credito, triplicato in tre anni.
L’economia attende una sferzata che vada aldilà delle emergenze, come le calamità naturali, e poggi le proprie basi su incisive riforme che coinvolgano, soprattutto, il fisco, la giustizia, la semplificazione e qualità della normativa. Rientra in questo quadro: la concorrenza, proteggendo, con adeguati orientamenti e sostegni, le imprese che subiscono maggiori perdite di competitività; il Fondo di Garanzia, particolarmente efficace per le PMI, e per il quale, a breve, si auspica una proiezione oltre la fine di quest’anno, di 2.5 milioni di euro, da sommarsi all’uguale ammontare, consolidatosi nel tempo.
Altresì, a causa di risorse pubbliche limitate, bisogna sapere utilizzare quelle del PNRR, del Repower EU e dei Fondi di Coesione, nel modo più efficiente ed efficace possibile, coinvolgendo la classe politica ed amministrativa in un moto di corale responsabilità. Questo auspicato, necessario salto di qualità, con le sue articolazioni e complessità, e tenendo da conto il contenuto del Nadef (Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza) di questi giorni, è stato richiamato nella 55° Giornata del Credito, organizzata dall’ Associazione Nazionale per lo Studio dei Problemi del Credito, che si terrà il 5 ottobre 2023 nel Salone Margherita.