La Sardegna impugna la legge sull’Autonomia differenziata

La Regione Sardegna è  la prima delle regioni italiane che è riuscita a varare la delibera grazie alla quale ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale la legge del Governo sull’autonomia differenziata denominata – Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione.

In merito all’iniziativa della Giunta a guida pentastellata, Giuseppe Conte, Presidente del M5S, ha dichiarato – “La Regione Sardegna guidata dalla nostra Alessandra Todde ha deciso di impugnare il disegno di legge sull’autonomia differenziata davanti alla Corte Costituzionale. Dalla Sardegna arriva un messaggio chiaro indirizzato a Palazzo Chigi e a tutta la maggioranza di centrodestra, la testimonianza che gli italiani non permetteranno che vengano compromesse l’unità e la coesione nazionali. Dignità e pari diritti di cittadinanza per tutti!  Nessun passo indietro!”

I punti salienti sui quali si basa il ricorso alla Corte Costituzionale da parte della Giunta Todde sono 7:

1) la legge viola l’art. 116, comma 3 della Costituzione, eccedendo i limiti previsti per l’autonomia differenziata;

2) viola il principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni, non prevedendo adeguate forme di coinvolgimento delle Regioni nel processo;

3) consente il trasferimento di intere materie alle Regioni, anziché solo di «ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia».

Il 4* punto imbraccia la scure sulla delega al Governo per la determinazione dei LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni) che viene definita come «carente di principi e criteri direttivi».

Il 5* punto fa riferimento alla violazione  delle prerogative delle Regioni a statuto speciale, in particolare della Sardegna, mentre il 6* punto viene accusato di non rispettare le procedure previste dallo Statuto speciale della Sardegna per il trasferimento di funzioni e risorse.

Il 7* punto afferma che la legge rischia di accentuare i divari territoriali e violare i principi di solidarietà e uguaglianza.

Il ricorso presentato oggi dalla Giunta regionale descrive in modo dettagliato e inequivocabile come questi vizi di costituzionalità ledano le competenze e l’autonomia della Regione Sardegna, e pertanto, conclude asserendo che la richiesta della Giunta è di un annullamento o totale o quanto meno parziale della legge.

 

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