Secondo il Primo Ministro danese Mette Frederiksen, una mutazione avrebbe permesso al Covid-19 di passare dai visoni all’uomo. Sulla base di questa teoria, il virus mutato rappresenta un “rischio per l’efficacia” di un futuro vaccino contro il Covid-19. La Danimarca, ricorda la Bbc online, è il più grande produttore mondiale di pellicce di visone e i suoi principali mercati di esportazione sono Cina e Hong Kong.
Più di 50 milioni di visoni all’anno vengono allevati per la loro pelliccia, principalmente in Cina, Danimarca, Paesi Bassi e Polonia. Sono stati segnalati focolai negli allevamenti di animali da pelliccia in Paesi Bassi, Danimarca, Spagna, Svezia e Stati Uniti, e milioni di animali sono stati abbattuti. I visoni, come i loro parenti stretti furetti, sono noti per essere suscettibili al Coronavirus e come gli esseri umani possono mostrare una serie di sintomi, fra cui anche la polmonite.
Il visone si infetta dagli esseri umani. Ma il lavoro di indagine genetica avrebbe mostrato che in un piccolo numero di casi, nei Paesi Bassi e ora in Danimarca, il virus avrebbe compiuto il percorso inverso: dal visone all’uomo.
La grande preoccupazione per la salute pubblica è che qualsiasi mutazione possa insidiare l’efficacia dei vaccini, tanto che alcuni scienziati chiedono ora un divieto totale della produzione di visoni. Al momento, però, sono in corso studi per scoprire come e perché i visoni siano stati in grado di diffondere l’infezione.