Patto parasociale tra la Delfin di Del Vecchio e oltre una dozzina di società del gruppo Galtagirone sul 10,95% circa del capitale di Generali “in vista dell’assemblea che sarà chiamata, fra l’altro, ad approvare il bilancio dell’esercizio 2021 e a rinnovare il consiglio d’amministrazione”.
L’annuncio è stato diffuso sabato dopo gli acquisti di titoli negli ultimi anni portati avanti dagli imprenditori Leonardo Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone. I due imprenditori sono arrivati a detenere quote rilevanti di Generali (rispettivamente il 5,002% e il 5,946%, interamente apportate al patto) e ora ufficializzano un’alleanza che appare volta innanzitutto ad avere voce forte in capitolo sulla nomina del board del Leone, il cui rinnovo integrale è previsto con l’assemblea di bilancio nell’aprile 2022.
Il patto potrebbe costituire una mossa in contrapposizione con Mediobanca (primo azionista della compagnia con il 13%) sulla scelta dei futuri vertici del Leone. Piazzetta Cuccia sarebbe schierata a favore della conferma degli attuali vertici: l’AD Philippe Donnet dei cui risultati è più che soddisfatta e che peraltro è già da alcuni mesi al lavoro sul nuovo piano, e il presidente Gabriele Galateri di Genola.