Per Volvo è possibile un ritorno in Borsa

Wsj prevede nelle prossime ore la comunicazione ufficiale sull’Ipo sulla piazza di Stoccolma, con la cessione di una quota non definita da parte della holding cinese Geely che nel 2010 acquistò il brand per 1,8 mld.

Potrebbe arrivare nelle prossime ore, secondo le indiscrezioni, la conferma del ritorno di Volvo Cars in Borsa, con una Ipo sulla piazza di Stoccolma che valorizzerebbe il brand a circa 25 miliardi di dollari. Lo riferisce il Wall Street Journal, anticipando una operazione che segnerebbe un netto successo per Geeely, la Holding cinese che nel 2010 aveva acquistato da Ford il pieno controllo del marchio svedese per appena 1,8 miliardi di dollari.

In questo decennio il Gruppo cinese ha investito in Volvo Cars più di 11 miliardi di dollari, finanziando una modernizzazione della gamma , l’evoluzione verso la rapida elettrificazione dell’offerta e l’apertura di fabbriche in Cina che hanno aiutato il brand a rispondere alla crescente richiesta dei consumatori locali.

Nei primi sei mesi di quest’anno, Volvo ha realizzato un profitto di 13,24 miliardi di corone svedesi più del doppio de 5,52 miliardi di utile realizzato nello stesso periodo del 2019, prima dello scoppio della crisi coronavirus. Secondo gli analisti Volvo – che già nei mesi scorsi aveva anticipato il possibile sbarco in Borsa – potrebbe utilizzare il denaro raccolto dall’IPO per sostenere la strategia che dovrebbe trasformare il brand in produttore di auto 100% elettriche entro il 2030, con la costruzione in Europa di una gigafactory di batterie entro il 2026.

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