La protezione degli affreschi attraverso le nano materie e la ricerca nanotecnologica

L’emergenza climatica, idrologica e la tutela dei beni architettonici dalle intemperie del tempo pone al centro dell’attenzione degli esperti la tutela degli affreschi e delle bellissime opere che caratterizzano le strutture storiche della nostra Penisola. Le nuove frontiere digitali e della tecnologia cambiano il modo di conservare e di manutenere i beni culturali e artistici. Se pensiamo al potenziale espresso dalla tecnologia dobbiamo comprendere il suo valore e la sua peculiarità nell’attuale momento storico, caratterizzato in maniera preponderante dalla ricerca sui trattamenti in nanotecnologia per la conservazione e la tutela dal tempo degli affreschi. La professionalità per realizzare interventi con trattamenti in nanotecnologia si acquisisce con studi e ricerche appropriate e sono molteplici gli ambiti sociali dove applicare questa tecnologia. L’innovazione del settore parte dalle capacità di sviluppare metodi e tecniche per la “manipolazione” della materia su scala atomica e molecolare con l’obiettivo di “costruire” materiali nuovi e prodotti con speciali caratteristiche chimico fisiche, focalizzandosi atomo per atomo.

Nel mondo dei beni culturali e della formazione per la tutela e valorizzazione degli affreschi risulta sempre più importante formare all’utilizzo di applicazioni semplici per la creazione di nuovi materiali e strumenti per manipolare oggetti su qualsivoglia scala dimensionale, applicazioni più avanzate alla base di nanocomputers massicciamente paralleli, auto-replicazione e nanodispositivi intelligenti, capaci di interagire col loro ambiente. Società leader in tali trattamenti è 4ward360, presieduta dall’imprenditrice Sabrina Zuccalà, che ha sviluppato una formulazione nanotecnologica di matrice Si02 veicolata dall’acqua da utilizzarsi per proteggere dal degrado e dai graffiti, monumenti storici, statue e, nello specifico, per la protezione degli affreschi dal degrado urbano e dagli agenti atmosferici e inquinanti. Grazie all’innovazione sviluppata da 4ward360, le nano particelle di SiO2 si dispongono all’interno delle microporosità (le nano particelle hanno una dimensione pari a un milionesimo di millimetro) e creano una struttura bi-e tridimensionale in scala nanometrica, formando un campo di bassa tensione.

Trasformare l’energia di superficie della materia da alta a bassa, è di primaria importanza perché ciò impedisce agli agenti inquinanti di penetrare nel substrato. Questi ultimi, restando in superficie, scivolano via in caso di pioggia e potranno essere asportati molto facilmente.  Il consolidamento ha lo scopo di restituire alle superficie la perduta compattezza e adesione tra i singoli strati, aumentandone in maniera importante le caratteristiche meccaniche e impedendo distacchi o perdite di materiale. La società italiana è riuscita a sviluppare un innovativo trattamento nanotecnologico grazie alla collaborazione con Eleonora Coloretti divenuta la Responsabile del Settore Restauro di Heritage Preservation Lab brand innovativo e di ricerca di 4ward360. La dottoressa Coloretti ha collaborato alla realizzazione di molti restauri di opere d’arte ad affresco, su tela e tavola, manufatti in pietra e legno, sculture in Toscana e in Liguria, in particolare nelle provincie di Massa Carrara, Pisa, Siena e La Spezia per poi acquisire la qualifica di direttore tecnico restauratore per superfici decorate dell’architettura. Heritage Preservation Lab è una realtà innovativa nata con l’obiettivo di sviluppare e commercializzare soluzioni altamente tecnologiche per la protezione delle superfici materiche tramite l’applicazione di formulati nanotecnologici.

Il punto di forza della business idea è rappresentato dalle caratteristiche intrinseche del formulato nanotecnologico utilizzato che, penetrando la materia del substrato, risulta capace di creare un reticolo tridimensionale in grado di respingere i vari contaminanti, non alterando, al contempo, in alcun modo le proprietà chimico-fisiche della superficie trattata, a differenza dei vari prodotti pellicolanti presenti ad oggi sul mercato. Nel settore del restauro i consolidanti utilizzati devono avere molecole che formano intermedi il più possibile vicino alla materia naturale della pietra o del manufatto in modo da lasciarne invariate le caratteristiche di traspirabilità e cromia. Le nanotecnologie possono riscrivere e rivedere gli studi settoriali sulla tutela e valorizzazione degli affreschi della nostra Penisola.

 

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