CdM – Approvato nuovo decreto sostegni e intervento sugli aumenti delle bollette

In CdM è stato approvato il nuovo sostegno per le attività in crisi a causa del Covid e per intervenire sui prezzi delle bollette. La cifra stabilita è di 1,6 miliardi di euro. Le nuove misure del consiglio di oggi saranno contenute nel decreto che riguarda il turismo, lo sport, la cultura, il settore della moda, i catering e gli eventi.

Il Ministro Massimo Garavaglia ha ribadito l’importanza di sostenere le imprese turistiche duramente colpite dalla pandemia. “Si poteva avere di più – sostiene il Ministro –  ma il meglio, talvolta, è nemico del bene. Ulteriori interventi verranno avviati con le risorse a disposizione del Ministero. Insomma, un bicchiere pieno a metà”. Per i sostegni turistici sono stati stanziati altri 100 milioni oltre ai 150 già stanziati con la legge di Bilancio.

Sono invece 400 i milioni che arriveranno per le spese Covid delle Regioni e la quarta ondata di vaccinazioni – come richiesto dal Ministro della Salute Roberto Speranza. Per i trasporti sono previsti nuovi contributi: nella bozza, 80 milioni per i servizi aggiuntivi “programmati al fine di far fronte agli effetti derivanti dalle limitazioni poste al coefficiente di riempimento dei mezzi”.


Altri 45,22 milioni per fornire gratuitamente mascherine Ffp2 agli alunni, gli insegnanti e il personale scolastico in autosorveglianza. Un fondo, finanziato con 50 milioni nel 2022 e 100 nel 2023, per gli indennizzi per gli eventuali danni legati ai vaccini anti-Covid – come si apprende da Ansa. Per le attività chiuse a causa del virus (discoteche, ma anche alle strutture legate al turismo, cultura e sport) verranno stanziati 290milioni di euro.

Nel nuovo decreto, arriva anche una stretta anti-frodi del Superbonus. Infine, ricorso alla cig scontato per hotel e agenzie di viaggio, ristoranti, bar, mense e catering, parchi divertimento, stabilimenti termali, discoteche, sale da ballo e sale giochi, ma anche per i musei e radio taxi. I datori di lavoro che, dal primo gennaio al 31 marzo 2022, sospendono o riducono l’attività ricorrendo agli ammortizzatori sociali, sono esonerati dal pagamento della contribuzione addizionale.

 

 

 

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