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Gimbe: nell’ultima settimana inversione della curva dei nuovi casi

Dal monitoraggio della Fondazione Gimbe per la settimana 19-25 gennaio emerge che dopo 13 settimane di aumento continuo dei contagi da Covid-19, l’ultima settimana ha visto un’inversione della curva dei nuovi casi, che sono stati 1.197.970 rispetto ai 1.243.789 dei 7 giorni precedenti, con una flessione del 3,7%.

Per quanto riguarda la pressione sulle strutture ospedaliere c’è un aumento del 3% dei ricoveri in area medica (20.037 rispetto a 19.448), mentre diminuiscono dell’1,4% quelli in terapia intensiva (1.691 rispetto a 1.715). Crescono anche i decessi che sono stati 2.519 rispetto ai 2.266 della settimana precedente, con +11,2%.

In 51 Province l’incidenza di nuovi casi di Covid-19 supera i 2.000 casi per 100.000 abitanti. Nella settimana 19-25 gennaio in 12 Regioni si registra un incremento percentuale dei contagi, con un aumento che va dallo 0,7% dell’Umbria al 38,1% delle Marche. In 9 regioni c’è invece una riduzione e si va dal -1,4% dell’Abruzzo al -35,8% della Calabria.

In merito alle vaccinazioni, al 26 gennaio, i bambini tra 5 e11 anni che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino anti Covid sono 1.076.537 (di cui 332.517 hanno completato il ciclo). Il tasso di copertura nazionale si attesta all’84,2% della popolazione, pari a 49,8 milioni che ha ricevuto almeno una dose e l’80,1%, pari a 47,4 milioni che ha completato il ciclo vaccinale. Ci sono ancora 7,8 milioni di italiani senza nemmeno una dose, di cui 2 milioni di over 50 che sono a maggior rischio ricovero.

La Fondazione Gimbe, rispetto alle proposte avanzate dalle regioni al Governo per facilitare la convivenza con il Sars-Cov-2, si dichiara favorevole al superamento del sistema dei colori anche perché: “le Regioni possono aumentare il numero di posti letto COVID-19 per evitare zone dai colori più intensi ma determinando mancata assistenza a pazienti con altre patologie”. Invece non approvano la classificazione dei ricoveri Covid e alla revisione di misure sulla sorveglianza sanitaria dei positivi.

Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe, spiega che è corretto che tutti i pazienti ricoverati, anche per altre patologie, se positivi vengano conteggiati come ricoverati per le conseguenze da Covid per due motivi:  “In primis perché Covid è una malattia che colpisce numerosi organi e apparati e definire lo status di asintomaticità è molto complesso, specialmente nei pazienti anziani con patologie multiple; in secondo luogo la positività può peggiorare la prognosi di pazienti ricoverati per altre motivazioni. Inoltre, la gestione di tutti i pazienti positivi, indipendentemente dalla presenza di sintomi Covid-19, richiede procedure e spazi dedicati, oltre alla sanificazione degli ambienti”.

Il Presidente ritiene inaccettabili:  “le proposte di rivedere misure sulla sorveglianza sanitaria, suddividendo fra i casi positivi asintomatici e quelli con sintomatologia, mentre l’elemento discriminante oggi dovrebbe essere rappresentato esclusivamente dallo status vaccinale. Così come non va l’ipotesi di ridurre i giorni di isolamento dei lavoratori dei servizi essenziali, dopo 3 giorni dalla comparsa dei sintomi, senza accertarne la negatività con tampone. No anche alla sospensione della didattica in presenza a scuola solo per i soggetti sintomatici, perché l’elemento discriminante ai fini della quarantena in caso di tampone negativo dovrebbe essere rappresentato dallo status vaccinale e non dalla presenza/assenza di sintomi”.

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