Il Festival di Sanremo meriterebbe l’inserimento nella Lista dei Patrimoni Mondiali dell’Unesco

Lettera aperta al Signor Ministro della Cultura, Dario Franceschini

Signor Ministro.

Sono passati 72 anni dalla prima edizione del Festival della Canzone Italiana che avvenne il 29 gennaio 1951. Da quel giorno, la manifestazione canora non ha conosciuto interruzioni e tra critiche, polemiche e apprezzamenti ogni anno tiene davanti ai teleschermi milioni di italiani e di persone in molti paesi e in tutti i Continenti. 

La kermesse sanremese della canzone italiana è, inequivocabilmente, il simbolo della canzone universale, basti pensare alla popolarità di brani intramontabili come  “Volare” di Domenico Modugno, oppure “Marina” e l’intramontabile “O sole mio” pubblicata addirittura nel 1898.

Canzoni italiane intramontabili, che ancora oggi si ascoltano in tutto il mondo e che insieme a tante altre tenute a battesimo anche dal Festival di Sanremo, costituiscono un importante patrimonio culturale, uno spaccato storico della società italiana c un manifesto identitario della cultura e della storia del nostro Paese. 

E allora  perchè, signor Ministro, non richiedere al Comitato Intergovernativo per la Salvaguardia dell’Eredità dei Beni Culturali Intangibili dell’UNESCO, l’inserimento del Festival della  Canzone Italiana di Sanremo, nella  prestigiosa  Lista del Patrimonio Culturale Intangibile, in cui  figurano anche un certo numero di musiche e danze tradizionali tipiche di ogni angolo del pianeta?

Un cordiale saluto.

Antonello Romano – Direttore Responsabile di TFnews.it


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