In Europa c’è anche la questione della divisione della Bosnia Erzegovina

Sul tavolo del Consiglio d’Europa non c’e’ solo la questione del conflito Russo – Ucraino ma c’e’ anche la delicata questione che riguarda la divisione della Bosnia Erzegovina.

L’Alto Rappresentante dell’Unione Europea  per gli Affari Esteri e  la politica di sicurezza, ha sul suo tavolo  la situazione che riguarda la Repubblica della ex Yugoslavia, che dopo la pace di Dayton, che ha chiuso il conflitto interetnico nei Balcani, presenta criticità per fortuna ad oggi prevalentemente  politiche,  legate alla storica divisione del paese in territori abitati da etnie diverse,  serba, croata e bosniaca.

Josep Borrell ha detto ieri che “l’Unione sta valutando come mantenere la sovranità e l’integrità territoriale del paese e ha esortato i leader politici della Federazione ad assumersi le proprie responsabilità nel garantire il pieno ripristino delle istituzioni statali”.

In Europa – ha dichiarato l’Alto Rappresentante – non possiamo ammettere di avere una Stato diviso e chi in Bosnia sta operando in questa direzione,  sta agendo contro l’interesse del suo popolo che vuole vivere, invece, in una prospettiva comune europea. Il Consiglio dei Ministri della Bosnia Erzegovina sì è detto favorevole ad una soluzione che dia la Paese unità. Da parte nostra – ha continuato Borrell – si farà il necessario  in vista del raggiungimento di un accordo sia sulla riforma elettorale che sulla riforma costituzionale del Paese, anche in merito a alcuni emendamenti costituzionali che potrebbero portare al miglioramento del funzionamento della Federazione”.

L’Unione Europea” – ha detto Borrell –  farà di tutto per evitare di ricorrere a azioni restrittive e sanzioni finanziarie a favore del dialogo politico che possa portare alle riforme necessarie per garantire l’unitarietà delle varie parti che convivono nel paese.per arrivare anche alle prossime elezioni”.

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