A bordo della primo treno ibrido in Italia

Per le linee ferroviarie non elettrificate arrivano i treni ibridi: è stato presentato a Firenze Blues, primo treno ibrido di Trenitalia (gruppo Fs Italiane) a tripla alimentazione. Blues, progettato e costruito da Hitachi Rail, può viaggiare con motori diesel su linee non elettrificate, con motore elettrico su quelle elettrificate, e con batterie per percorrere il primo e l’ultimo miglio sulle linee non elettrificate o durante la sosta nelle stazioni, in modo da azzerare emissioni e rumori.
In totale sono previsti 110 nuovi treni Blues, che opereranno in Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Calabria, Sicilia, Sardegna. I nuovi treni sono prodotti negli stabilimenti Hitachi Rail di Pistoia, Napoli e Reggio Calabria.
Le consegne partiranno dalla Toscana: nel 2022 il nuovo treno arriverà sulle linee non elettrificate del bacino senese, del bacino faentino e della Val di Sieve, prevedendo nel 2023 un cambio completo del modo di viaggiare su queste linee. Trenitalia prevede entro i prossimi quattro anni il rinnovo dell’80% della flotta regionale.
Il Villaggio Trenitalia di Firenze, con un modello in scala reale del Blues, è stato inaugurato in piazza della Repubblica dall’Amministratore Delegato dell’azienda Luigi Corradi, dal Presidente  della Regione Toscana Eugenio Giani, e dall’Assessore  comunale ai trasporti Stefano Giorgetti. Presente, fra gli altri, anche Luca D’Aquila, Amministratore  delegato di Hitachi Rail Sts. Le prossime tappe del roadshow di presentazione toccheranno Reggio Calabria, Palermo, Catania, Cagliari, Trieste e Roma.
Vogliamo far vedere a tutti i cittadini – ha spiegato Corradi – quanto sono belli e confortevoli i nostri treni nuovi, perché è importante che le persone lascino sempre di più la macchina e prendano il treno“. Trenitalia, come tutto il gruppo Fs, “è green nel Dna – ha aggiunto – perché noi abbiamo treni elettrici da sempre. E’ chiaro che non basta avere treni elettrici, e quindi anche nell’elettrico stiamo facendo treni che consumano sempre meno; dove l’elettrico non c’è, questa di Blues è una risposta molto sostenibile”.
In totale l’investimento per i treni Blues è di circa 800 milioni di euro, ha spiegato sempre Corradi.
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