La Presidente della BCE Christine Lagarde ha detto che la Banca Centrale ha deciso di lasciare i tassi d’interesse fermi. Il tasso principale resta a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%.
La BCE concluderà gli acquisti netti tramite il programma App nel terzo trimestre se i dati in arrivo confermeranno lo scenario d’inflazione e gli acquisti col programma pandemico termineranno a marzo e che quelli con l’App ammonteranno a 40 miliardi ad aprile, 30 miliardi a maggio e 20 miliardi a giugno.
Lagarde ha aggiunto che “I rischi economici per l’area euro sono saliti considerevolmente dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, e la valutazione sulle previsioni macroeconomiche ora rischiano di essere riviste al ribasso.
La BCE ha rivisto al ribasso la stima di crescita della zona euro al 3,7% per quest’anno (dal 4,2% indicato a dicembre), al 2,8% per il 2023 (da 2,9%) e confermato un +1,6% per il 2023. “Misure di bilancio, anche a livello dell’Unione europea, aiuterebbero a proteggere l’economia“, ha detto la Presidente..
Peggiorano i listini europei dopo le comunicazioni di politica monetaria della BCE. Milano si porta sui minimi di giornata e amplia il calo ad oltre il 4%, Parigi cede il 3,3%, Londra l’1,6%.
E’ salito fino a un massimo di 24 punti base il rendimento dei Btp italiani dopo che Francoforte ha confermato di l’intenzione di proseguire verso la stretta monetaria, annunciando la possibile fine del Qe nel terzo trimestre dell’anno. Il rendimento ha toccato un massimo dell’1,92%, per poi ripiegare poco sotto l’1,9% mentre lo spread tra Btp e Bund, che prima della BCE era poco mosso, si è allargato fino a 16 punti base.
Mercati asiatici in genere ampiamente positivi dopo la corsa di mercoledì delle Borse europee e il rialzo di Wall street: il listino migliore dell’area è decisamente quello di Tokyo, che ha chiuso in aumento del 3,9%. Bene anche i mercasti cinesi con Shanghai in crescita dell’1,2% e Shenzhen di oltre due punti percentuali, mente Seul ha segnato un un aumento finale del 2%. In rialzo dell’1,1% la chiusura di Sidney, dove sono quotati diversi titoli che possono anticipare l’avvio dei loro settori in Europa.