“C’è l’inferno e non è un’esagerazione”. Ecco come il Presidente Putin descrive la situazione nel Donbass. Una regione – continua Zelensky “completamente distrutta”. “Il brutale e assolutamente inutile bombardamento di Severodonetsk, con 12 morti e decine di feriti in un solo giorno – prosegue -, i bombardamenti di altre città, gli attacchi aerei e missilistici dell’esercito russo: tutto questo non è solo ostilità bellica. Questo è un tentativo deliberato e criminale di uccidere il maggior numero possibile di ucraini”.
Dal campo di battaglia il Generale Valeriy Zaluzhny, Comandante in capo dello stato maggiore ucraino al Comitato militare della NATO. “Oggi non ci stiamo solo difendendo – fa sapere -. Abbiamo condotto una serie di contrattacchi riusciti”. “Le forze ucraine hanno sbloccato gli assedi di Kharkiv e Mykolaiv e stanno combattendo nella direzione di Kherson”, continua. Zaluzhny afferma inoltre che “gli ucraini stanno pagando un prezzo altissimo per la libertà e la scelta europea e che l’Europa sta vivendo la più grande crisi di sicurezza dalla seconda guerra mondiale”.
USA: Biden firma pacchetto aiuti Ucraina per 40 miliardi di dollari
Prosegue la guerra anche sul versante diplomatico. Il Presidente degli USA ha incontrato la Prima ministra svedese Magdalena Andersson e il Presidente finlandese Sauli Niinisto, dopo che i due Paesi hanno formalmente chiesto di aderire alla NATO. Adesso vola in Asia per una missione in Corea del Sud e in Giappone. Così Biden vuole consolidare la leadership degli Stati Uniti, dove la crescente potenza commerciale e militare cinese sta minando il ‘dominio’ di Washington.
Resta vigile sull’Ucraina. La Casa Bianca ha annunciato che Biden firmerà, mentre si trova in Asia, il massiccio pacchetto di armi e aiuti all’Ucraina da 40 miliardi di dollari approvato dal Congresso. Firmare il disegno di legge “rapidamente” garantirà continuità nel flusso di finanziamenti. Così spiega il Consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ai giornalisti a bordo dell’Air Force One in rotta verso Seul.
Intanto cresce la tensione per la crisi alimentare causata dal blocco russo dei porti nel Mar Nero. È di ieri la “supplica” di David Beasley a Putin . Il Capo dell’alimentazione delle Nazioni Unite ha spiegato che milioni di persone nel mondo moriranno per il mancato approvvigionamento di grano e non solo. Risposta: il Ministero degli Esteri russo prenderà in considerazione l’apertura dell’accesso ai porti ucraini del Mar Nero solo se verrà presa in considerazione anche la rimozione delle sanzioni contro la Russia. Così il Viceministro degli esteri russo, Andrei Rudenko: “Non bisogna solo appellarsi alla Federazione Russa, ma anche guardare a fondo l’intero complesso delle ragioni che hanno causato l’attuale crisi alimentare”. E a tal proposito fa riferimento alle “sanzioni che sono state imposte alla Russia dagli Stati Uniti e dall’UE che interferiscono con il normale libero scambio, che comprende prodotti alimentari tra cui grano e fertilizzanti”.
Eliseo: timori che il conflitto si estenda presto alla Moldova
Anche Emmanuel Macron prende parole e esprime timori per una possibile espansione del conflitto. Il Presidente francese ha infatti affermato che la crisi in Ucraina potrebbe estendersi alla vicina Moldova. Per questo ha incontrato la Presidente Maia Sandu, a Parigi. “L’invasione russa dell’Ucraina rappresenta una minaccia per la stabilità dell’intera regione, in particolare per la Moldova. I recenti incidenti in Transnistria mostrano che non è esclusa la diffusione del conflitto nei paesi vicini. La Francia segue da vicino la situazione della sicurezza e tutti i tentativi di violare la stabilità, la sovranità e l’integrità territoriale della Moldova”, ha affermato Macron.