Berlinguer ci lasciava 38 anni fa

11 giugno 1984 muore a Padova , Enrico Berlinguer .

Un tragico avvenimento radicato nella memoria collettiva, a prescindere dall’età delle persone, che fossero presenti o meno a quell’accadimento o che magari non fossero ancora nati.

Berlinguer fu promotore di un comunismo indipendente da quello di matrice russa, e progettò insieme ad Aldo Moro il compromesso storico .Un progetto di inclusione, diremo oggi, per la costruzione di uno Stato democratico e laico  sostenuto da forze popolari d’ispirazione comunista e cattolica. Con lui il comunismo italiano raggiunse il massimo storico. Sotto la sua segreteria, nel 1976 il PCI aveva ottenuto il suo massimo risultato elettorale (34,4%), secondo partito alle spalle della DC.  Sull’onda emotiva della sua prematura scomparsa, il  Partito Comunista Italiano alle elezioni europee del 1984 superò per la prima e unica volta la Democrazia Cristiana.

Quella di Berlinguer era una politica fatta per le persone, non per la fama, per il portafoglio o per la poltrona. Una politica fatta con una passione controllata ,mai smodata, quella di chi non alza la voce, ma riesce a trasmettere a tutti ,grazie alla determinazione delle idee, che bisognava lottare per qualcosa di più grande degli interessi del singolo: si stava costruendo un mondo diverso, un’Italia diversa, e la sua morte è stata il simbolo di una frattura insanabile tra un ideale e  quello che è stato  poi, il corso della storia.

L’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, che si trovava già a Padova per ragioni di Stato, si recò in ospedale per constatare le condizioni di Berlinguer. Fece in tempo a entrare in stanza per vederlo e baciarlo sulla fronte. S’impose, poche ore dopo il decesso, per trasportare la salma sull’aereo presidenziale, dicendo: “Lo porto via come un amico fraterno, come un figlio, come un compagno di lotta”

Il 13 giugno a Roma ,furono in due milioni a scendere in piazza per i suoi funerali, qualcosa di mai visto prima. Un abbraccio collettivo, un saluto commosso dei cittadini ad un uomo che aveva lottato apertamente per un ideale e lo aveva fatto sempre nei toni giusti, composti, che purtroppo non siamo più abituati a vedere da tempo.

Un popolo intero trattiene il respiro e fissa la bara,
Sotto al palco e alla fotografia.
La città sembra un mare di rosse bandiere
E di fiori e di lacrime e di addii.”
(I funerali di Berlinguer-brano dei Modena City Ramblers)

 

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