Lavoro, in 3,3 milioni sotto la soglia del salario minimo

Roma, 11 lug. (Adnkronos) – Ammontano a 3,3 milioni, il 23,8%, i lavoratori che guadagnano meno di 9 euro lordi l’ora, al di sotto dunque della soglia che la politica indica come un auspicabile salario minimo. Retribuzioni dunque che superano di poco i 1.500 euro lordi al mese e questo nonostante si tratti di lavoratori coperti dalle tutele della contrattazione nazionale. E’ la fotografia del lavoro povero che l’Inps consegna al governo, tema caldissimo al centro del dibattito politico sociale. “Segnali preoccupanti”, annota nel suo XXI Rapporto presentato oggi. Il contratto dunque non sembra possa più costituire la garanzia a buste paga adeguate se si considera, come registra ancora l’Inps che, con riferimento a ottobre 2021, in 257 Contratti nazionali, che coinvolgono 4,5 mln di dipendenti, il 10% delle retribuzioni mensili effettive si sia collocato al di sotto della soglia di 1.500 euro. All’interno del perimetro contrattuale infatti si registrano “variazioni importanti”: se infatti, dice l’Inps, la retribuzione media giornaliera per i dipendenti a full-time è pari a 98 euro, in 6 tra i contratti principali è inferiore a 70 euro mentre nell’industria chimica è pari a 123 euro.

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