Nell’Osservatorio sul precariato dell’INPS si legge che il saldo dei contratti a tempo indeterminato è pari a +218.283 unità. Il saldo annualizzato a maggio è stato positivo per 797.000 posizioni di lavoro (+215.000 per i contratti fissi).
Il rapporto rivela che la crescita delle assunzioni ha interessato tutte le tipologie contrattuali ma è stata più consistente per le assunzioni intermittenti (+62%) e per quelle stagionali (+60%). Per le altre tipologie gli aumenti sono comunque significativi con il tempo indeterminato che ha segnato un +40% tendenziale, l’apprendistato +35%, il tempo determinato +33% e i somministrati +21%. Le trasformazioni da tempo determinato nel periodo gennaio-maggio 2022 sono state 306.000 (+71% sui primi cinque mesi del 2021).
Nello stesso periodo le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo – pari a 51.000 – sono aumentate del 12% rispetto all’anno precedente.
Anche per le cessazioni sono in aumento tutte le tipologie contrattuali: contratti stagionali (+93%), contratti intermittenti (+71%), contratti in apprendistato (+42%), contratti a tempo determinato (+40%), contratti a tempo indeterminato (+39%) e contratti in somministrazione (+35%).
Anche per i rapporti di lavoro incentivati si registra una significativa variazione positiva con l’esonero giovani aumenta del 62%. L’incentivazione denominata Decontribuzione Sud, per la sua estensione e pratica assenza di requisiti particolari di accesso, è in termini assoluti l’agevolazione più rilevante e riguarda in cinque mesi 566.198 contratti.
(Foto INPS)