Dopo una piccola pausa torniamo ad analizzare quello che di più significativo è successo nel nostro Paese e nel mondo sempre con un occhio più attento al mondo del gossip, del costume e della società.
La prima notizia che trattiamo è quella relativa al matrimonio della nostra indiscussa sirena e dea delle piscine: Federica Pellegrini. Sotto l’occhio attento di Enzo Miccio, il famoso wedding planner scelto da Federica per il suo matrimonio, l’evento si è svolto nella città di Venezia con un parterre di ospiti ristretto: 160 invitati super selezionati hanno potuto assistere e festeggiare l’unione della coppia.
Federica Pellegrini, Matteo Giunta e l’assenza di Filippo Magnini
Federica Pellegrini è il neo sposo Matteo Giunta si sono giurati amore eterno nella chiesa di San Zaccaria. La giornata è iniziata presto, con l’arrivo degli amici della coppia in Laguna. Su Instagram tantissime Stories accompagnate dall’hashtag #Federicasisposa. E per non sfatare le usanze la sposa è arrivata in Chiesa in ritardo. Solo 45 minuti di attesa. Ma la motivazione è presto spiegata: Federica ha deciso di arrivare alla Chiesa a piedi. Poco dopo le 16.30 Federica si è avviata verso sestiere di Castello insieme alle sue damigelle, vestite di rosa cipria, e gli addetti alla sicurezza. Ovviamente seguita anche da fotografi, fan e persone incuriosite.
Look total white, come da tradizione, per la sposa, che si è affidata alla giovane stilista Nicole Cavallo della maison Nicole Milano per il doppio outfit da cerimonia e da ricevimento. Allo sposo invece ha pensato Carlo Pignatelli. Per lui il Direttore creativo del brand, Francesco Pignatelli, ha creato, per non essere da meno rispetto alla sposa, due speciali abiti made to measure: per la cerimonia in chiesa un abito in lana e seta in una bellissima tonalità di blu con collo a scialle in satin con fascia e papillon coordinati, completato da una semplice camicia bianca. Per il party serale sull’Isola delle Rose, invece, uno smoking bianco realizzato in twill di lana abbinato a un pantalone nero. Assente alla cerimonia uno dei parenti dello sposo: il cugino Filippo Magnini. E crediamo di non dover spiegare il motivo.
Luna in scorpione
E visto che ci troviamo a parlare di neo spose passiamo a loro: la neo signora Affleck: Jennifer Lopez. JLo in questi giorni è tornata sulle bocche di tutti. Questa volta non si parla dei sui due matrimoni con Ben o dei suoi innumerevoli cambi abito fatti durante il party. No. Jennifer Lopez è tornata a far parlare di sé a causa di una congiunzione astrale. Per meglio dirla per colpa dell’oroscopo.
Ma andiamo per gradi. Come tutti sapranno, e se non lo sanno lo scopriranno adesso, JLo è stata sposata con il cantante e attore sud americano Marc Anthony. Dal loro amore sono nati i gemelli Emme Maribel e Maximilian David. Ma come accade l’amore finisce e con esso anche i matrimoni. Non si è mai saputo nulla negli anni se i rapporti tra i due siano rimasto buoni o cattivi. A dare risposta a questa domanda ci ha pensato oggi, dopo undici anni dal loro divorzio, l’ex star di Glee Heather Morris. Da quanto raccontato dall’attrice a Justin Martindale durante un podcast di successo negli Stati Uniti Just Sayin, pare che JLo ce l’ha con il segno della Vergine.
Infatti sembra che abbia deciso di licenziare tutti i ballerini nati tra agosto e settembre e lo avrebbe fatto durante le audizioni per un suo concerto. Dopo un’intensa giornata di lavoro, Jennifer avrebbe riunito il corpo di ballo, chiedendo di alzare la mano a tutte le vergini e da lì invitandoli a fare i bagagli. E indovinate un po’ chi è del segno della vergine? Ecco appunto: Marc Anthony.
D’altronde nel suo tema natale JLo ha la luna in scorpione, uno dei segni tra i più rancorosi e vendicativi dello zodiaco.
Costume e società: il bagarinaggio
Altra notizia, rimanendo in campo musicale, quella dei Coldplay in concerto per due date a Napoli e quattro date a Milano. La notizia però non riguarda il gruppo guidato dall’ex marito di Gwyneth Paltrow, Chris Martin. La notizia che sta facendo scalpore riguarda i biglietti per l’evento. Già una volta per il concerto degli stessi Coldplay avevamo assistito a questo boom di prevendite. Ma oggi la situazione è anche peggiorata. I primi biglietti sono stati messi in vendita meno di una settimana fa al prezzo di 170 euro. Le disponibilità dei biglietti sono terminate in soli 79 secondi. Un vero record. Quello che ha lasciato immediatamente senza parole e che tantissimi di questi biglietti 4 minuti dopo l’apertura della prevendita erano già in vendita nei siti più conosciuti a prezzi anche quadruplicati. Si trovano ancora oggi in vendita biglietti che hanno un costo di 720 euro anche se il loro prezzo di vendita è 170 euro, come detto. Il bagarinaggio è una piaga non indifferente che andrebbe fermata.
Ultima notizia che abbiamo deciso di commentare è quella relativa a Valeria Marini diventata auto vittima sacrificale dei social. Si perché la Valeriona nazionale ha ben deciso di esprimere un pensiero senza però pensarci attentamente. E come sappiamo l’impeto spesso ci porta a fare delle grandissime figure di guano.
Da baci “stellari” a quelli “stallari”
Tutto succede quando Selvaggia Lucarelli pubblica un tweet sul suo account ufficiale Twitter: “In questa fase, più si dà dell’ignorante e della fascista alla Meloni e più potenziali elettori si sentiranno da lei rappresentati“. Come sappiamo tutti la giornalista non ha mai avuto peli sulla lingua soprattutto quando parla di politica. Quindi fino a qui tutto bene. Se non fosse per un messaggio che Valeria Marini pubblica sotto il post di Selvaggia Lucarelli: “Cara Selvaggia hai tanto, anzi tutto da imparare da Giorgia Meloni.. per esempio il rispetto che ha per gli altri e soprattutto per l’universo femminile e per tutte le donne“. Senza far passare troppo tempo Selvaggia Lucarelli risponde a Valeria Marini: “Dal carro del gay pride a quello del vincitore è un attimo” ricordando quando Valeria Marini fu la madrina del Pride di Napoli.
Poteva finire così? Assolutamente no. L’impeto è come il Natale: quando arriva, arriva. E così Valeria Marini decide di rispondere anche a questo messaggio: “Cara Selvaggia sono fiera di essere salita sul carro del gay pride carro dei vincitori… non salirei mai sul carro dei maldicenti…“. Ed è proprio questo messaggio che ha fatto scatenare il popolo dei social e del web. Contro Valeria Marina è partita una valanga di commenti proprio per la questione madrina del Pride e appoggio a Giorgia Meloni.
Le scrive GAybriele: “Il rispetto per il nostro prossimo cara Valeria si dimostra anche non vietando l’aborto o cercando di cancellare le persone lgbtq+ (le quali hanno meno diritti di quelle che possiedi ) mi spiace che qualcuno ti abbia scelto come madrina di un pride quando si poteva scegliere qualcuno di più fondamentale per la nostra causa quindi questo mi puzza di scuse finte per sciaquarsi la coscienza per poter ritornare a dare sostegno alla signora Meloni e a Salvini. Ti auguro altri mille reality show per vedere quanto sei stellare ma per ora mi sembri solamente una stella caduta“. Samantha invece le chiede sulla questione rispetto per le donne: “Ad esempio? Quando divulga video di uno stupro con la voce supplicante di una donna? O quando tratta le persone come merce di scambio tipo ‘prendo un venezuelano’?“.
Quando la pezza… è peggio del buco
E come dice il detto “Quando la pezza è peggio del buco” Valeria ha continuato. Sia su Twitter che su Instagram, pubblicando una storia e un post con scritto: “Ci tengo a chiarire che il mio tweet di ieri era solo per sottolineare l’importanza del rispetto per il nostro prossimo e soprattutto di una donna nei confronti di un’altra donna. Senza nessun riferimento a ideologie politiche mie o di altri“. E quale miglior risposta potevamo selezionare tra le tante che Valeriona ha ricevuto? Quella di LovePalermo che le scrive: “Hai ancora una volta perso l’occasione per tacere“.
Queste cose succedono quando il tuo social manager si allontana un attimo per bere un bicchiere d’acqua e tu decidi di distruggere il suo lavoro in un attimo. Cara Valeria, Valeriona nostra, quello che farai nella cabina elettorale è una cosa tua, intima, personale. Un po’ come quello che fanno le persone omosessuali nelle loro camere da letto. Non devono essere di dominio pubblico. E visto che ora sei “cubo” e camicia con Giorgina spiegaglielo in questo modo. Usando proprio la cabina elettorale come esempio. Forse riuscirà a capirlo una buona volta. Per quanto riguarda te, diciamo che un po’ te la sei cercata. Ora tirati su le maniche e cerca di ricostruirti un nome in quella comunità che tanto ti ha amato ma tu senza pensarci su hai denigrato in meno di 140 caratteri.