Elezioni, Speranza su DX: “hanno strizzato l’occhio ai no vax”

“A volte ci vuole coraggio nel dire la verità. Sarebbe bello dire che la pandemia ha acquistato un biglietto aereo ed è volata via su Marte, ma non è così. In campagna elettorale è scomodo dire che dobbiamo fare ancora i conti con il Covid. Finora Meloni e Salvini nella sostanza hanno strizzato l’occhio ai no vax. Sto chiedendo che si impegnino pubblicamente a continuare con determinazione nella campagna di vaccinazione dopo il 26 settembre. Perché non lo fanno? Quella campagna è patrimonio comune del Paese. Finora sinceramente ho visto troppe ambiguità”. Così il Ministro della Salute, Roberto Speranza, in un’intervista a Repubblica. Oggi è candidato a Napoli come capolista del PD-Democratici e progressisti. Con il tema del Covid, la sanità pubblica: “Avete visto l’ultima proposta leghista? Per loro basta forse una buona carta di credito per curarsi”, aggiunge.

Speranza, +10 mld di euro in 3 anni sul Fondo sanitario nazionale

“Sarebbe folle tornare indietro, tagliare sulla sanità significherebbe non aver imparato la lezione del Covid. Contro questo progetto ci batteremo. Pesano i numeri, che rivendico: negli ultimi tre anni sul fondo sanitario nazionale abbiamo messo dieci miliardi in più, passando da 114 a 124. È più del triplo di quello che si metteva annualmente in passato. In più ci sono venti miliardi del PNRR e 625 milioni del PON salute. Per noi non si può investire meno del 7% del Pil in sanità”, continua.

Sguardo alla Destra: 194, Ius scholae, Ius soli

Infine, un passaggio sulla campagna elettorale. “È una campagna elettorale d’agosto – prosegue Speranza – che per adesso non scalda i cuori delle persone. Ma è solo l’inizio. Noi dobbiamo puntare sulla questione sociale per vincere la sfida. Sulla difesa del potere d’acquisto delle famiglie. Su lavoro, scuola, sanità, università pubblica. Questa è la differenza con loro”. E la 194? Nelle Marche governata dal partito della Meloni le donne hanno difficoltà ad abortire? Può diventare una tendenza nazionale? “La destra sembra spaventata dai diritti delle persone. Pensiamo a Trump, al suo lascito con la Corte suprema: in un attimo ha cancellato 50 anni di diritti delle donne. Cosa pensano Meloni e Salvini? Non vorrei che, quasi di nascosto, vogliano prendere i voti di chi vuole tornare al passato. I diritti vanno estesi: quelli di genere o di cittadinanza con ius scholae e ius soli. Mi chiedeva della 194: la sua difesa è fondamentale. Quanto alle Marche, c’è una legge nazionale che va difesa. Bisogna lavorare perché venga pienamente applicata in ogni regione”, evidenzia.

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