L’Unione nazionale consumatori ha stilato una classifica mettendo in fila tutti i prodotti che hanno subito inflazione. Una top 30 dei rincari che vede in testa: i voli internazionali decollati del 128,1% su agosto 2021 seguiti dall’energia elettrica (libero + tutelato) più che raddoppiata in un anno con +102,9% e l’olio con un rincato di 15 euro e 30 cent.
La lista prosegue, al 4° posto, con il gas naturale e gas di città con +62,5%. Seguono il gasolio per riscaldamento (+43,6%), GPL e metano (+40,1%). Al 7° posto un alimento, il burro (+33,5%, pari a 9,37 euro). Ancora supporti con registrazioni di suoni, immagini e video (+27,8%), la margarina che con +23,6% si colloca sul gradino più basso del podio per il cibo. Chiude la top ten la farina (+22,9%, +9 euro e 29 cent), 4° tra gli alimentari.
All’11° posto c’è il riso (+22,4%) e poi la pasta (fresca, secca e preparati di pasta), in sesta posizione per il cibo con +21,7% e un aggravio a famiglia pari a 30 euro e 47 cent.
Si segnalano poi il latte conservato (15°, +19%), il gasolio per mezzi di trasporto (16°, +18,2%), i gelati (17°, +18,1%), alberghi, motel, pensioni e simili che con +15,7% rispetto alla scorsa estate sono al ventesimo posto della classifica generale ma al 1° posto per le voci legate alle ferie, tolti i trasporti e limitandosi alle vere voci tipicamente legate alle vacanze e all’estate.
Ancora, il pollame (+15,6%) e uova (+15,2%), 21° e 22° della graduatoria generale e che chiudono la top ten degli alimentari. Tra gli alimentari si segnalano, infine, lo zucchero (+14,9%), il pane, ‘solo’ in 28° posizione con +13,6% ma che determina una mazzata annua a famiglia pari a 35 euro e 59 cent. Chiudono la top 30 le acque minerali con +12,8%, pari a 19 euro e 37 cent.
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