“Paesaggi plurali”, a Bertinoro l’urban artist Alberto Ruce

Uno dei più noti urban artist del panorama internazionale, Alberto Ruce, ha inaugurato ieri Paesaggi Plurali,  festival di arte pubblica di Bertinoro (FC). “Un’azione di consapevolezza, una palestra di riflessione sull’ospitalità, sull’incontro con l’altro e con il contesto che abitiamo usando l’immaginazione e la poesia come luogo neutro di scambio, come strumento di conoscenza in grado di creare meraviglia e attivare energie”, spiegano gli organizzatori.

In Paesaggi Plurali si incontrano arti visive, installative, performative, land art. Una vera e propria scuola dell’immaginazione per approfondimento dei linguaggi artistici, residenze artistiche, azioni di riappropriazione di spazi comuni, azioni partecipate dalla collettività. Un dialogo sociale in cui siano coinvolte arte e cittadinanza, un dialogo portatore di stimoli e domande. L’edizione 2022 del Festival si chiama Facciamo la pace, è organizzata in collaborazione con la Regione Emilia Romagna.

Alberto Ruce per “tenere insieme comtemporaneo e tradizione”

Viva (dettaglio), Alberto Ruce – Parigi, 2020

Alberto Ruce lavorerà fino al 20 ottobre sulla parete del parcheggio di via Oberdan, nell’immediata vicinanza di piazza della Libertà. Con  la sua tappa bertinorese, l’artista porta avanti un progetto sul tema delle tradizioni che ha già visto opere in diverse città europee tra cui Parigi e Atene.

“La scelta di questo artista è stata dettata dalla volontà di tenere insieme contemporaneo e tradizione in contesto di pregio come il centro storico di Bertinoro”, spiega la Sindaca Allegni. “Il fatto che le immagini che dipingo siano spesso velate, obbliga lo spettatore a partecipare attivamente al processo di comprensione dell’opera – aggiunge l’artista Ruce -. Penso che sia più interessante rendere il pubblico attivo in questo processo, piuttosto che imporgli un’idea, e di conseguenza l’interpretazione. È questo tempo, preso da me per dipingere, e dallo spettatore per osservare, che dà il senso all’opera”.

Il murale parte dall’incontro con la storia dei cittadini

L’incontro con gli abitanti è, per l’artista, parte integrante del processo creativo. Per questo, in occasione della festa dell’ospitalità, sono stati intervistati circa 20 abitanti che hanno fornito immagini e racconti su cui l’artista ha costruito i primi spunti sull’opera. Il bozzetto definitivo sarà il frutto dei primi due giorni di permanenza in paese che saranno quindi dedicati all’incontro e alla conoscenza.

Si inserisce in questo contesto l’iniziativa di oggi alle 19 in Piazza della Libertà “Trebbo: racconti di Bertinoro ad un artista venuto da fuori”. Sarà una serata di chiacchere intorno al fuoco. Domenica 16 alle 16, invece, alla Rimbomba  un incontro pubblico a cui sono invitati curatori, artisti, paesaggisti, studenti, amministratori, urbanisti, associazioni e tutti i cittadini interessati con l’obiettivo di condividere la poetica del festival e far emergere contenuti e linee di lavoro. “Siamo alla partenza e vi invitiamo a questo appuntamento di accensione dei motori, vi invitiamo a vedere cosa abbiamo messo in valigia, a fare le valigie con noi”, dicono gli organizzatori.

Paesaggi Plurali durerà quattro anni, l’edizione 2022 prevede la realizzazione di tre opere, concentrate nel centro storico di Bertinoro, le future edizioni vedranno interventi importanti nelle frazioni di Santa Maria Nuova e Fratta Terme e in aree rurali. Ciascuna opera sarà corredata da un video in animazione 3D fruibile da cellulare che permetterà di scoprine la genesi e le caratteristiche. Questo permetterà di costruire progressivamente percorsi di visita delle opere in autonomia per abitanti e turisti.

 

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