Giovedì 3 novembre 2022 (h 9 -13), l’Associazione Nazionale per lo Studio dei Problemi del Credito – ANSPC organizza presso l’ABI, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la 54° Giornata del Credito, sul tema: “I finanziamenti all’economia e le nuove tecnologie”
Il Governo Draghi, appena cessato, orientato alla crescita del PIL, con ricadute positive sul debito pubblico e sull’occupazione, lascia in eredità al nuovo, a guida di Giorgia Meloni, una situazione economica delicata, anche, e soprattutto, a causa del conflitto russo-ucraino.
Il rischio di recessione, e non solo per l’Italia, è dietro l’angolo, accompagnato da una montante inflazione, dagli alti prezzi dell’energia e dalla relativa carenza, dalla disoccupazione crescente, dall’ampliamento dei poveri assoluti (5,6 milioni pari al 19,4 % della popolazione), da un Covid che non cessa di preoccupare.
Il radar va puntato sul lavoro che è l’unica chiave per combattere la povertà; il lavoro richiama lo sviluppo.
Esso va perseguito attraverso una strategia incentrata su confacenti risorse di capitali e umane, ed alimentato da un sistema finanziario vocato al sostegno delle imprese e delle famiglie, con un credito effettivamente accessibile, in termini di costi e di garanzie, e reso efficace ed efficiente attraverso l’impiego delle nuove tecnologie.
Di questo si discuterà e si dibatterà nel convegno.
Il Presidente dell’ANSPC, Ercole P. Pellicanò, darà il via ai lavori. Successivamente, ai saluti istituzionali del Presidente dell’ABI Antonio Patuelli, seguirà la Relazione di Base, tenuta da Luigi Federico Signorini, Direttore Generale Banca d’Italia e Presidente Ivass. Si aprirà, quindi, la Tavola Rotonda, coordinata da Marcello Messori. Parteciperanno (in ordine alfabetico): Innocenzo Cipolletta, Dario Focarelli, Salvatore Maccarrone, Gaetano Miccichè, Giovanni Sabatini, Maurizio Stirpe.
Subito dopo saranno assegnati i Premi di laurea “Francesco Parrillo”.
Le conclusioni saranno tratte dal Prof. Enrico Giovannini, dell’Università di Roma “Tor Vergata” e già Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.