“L’Italia non ha lezioni da imparare da altri“. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, conclude in Prefettura a Napoli al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il Ministro ha aggiunto che il nostro Pese abbia già delle esperienze che vanno messe a sistema e rese funzionali.
“Siamo fortemente convinti – ha continuato il ministro – che ogni azione di fermezza per respingere i traffici illegali, soprattutto, nel Mediterraneo dovrà essere bilanciata con fenomeni di più lunga durata, che prevedano flussi di ingresso legali e corridoi umanitari. L’indagine della Procura di Caltanissetta ha svelato cosa ruota attorno al traffico di uomini che avviene nel Mediterraneo e che non riguarda le Ong”.
La convocazione straordinaria del Consiglio di giustizia e di affari interni del 25 novembre, che anticipa la convocazione ordinaria dell’8 dicembre, viene vista come un primo successo del fatto che l’Italia sia riuscita ad ottenere che , quest’ultimo argomento , troppo sottaciuto, ritornasse alla giusta attenzione dell’Europa, per essere affrontato non come emergenza, ma come qualcosa che merita la giusta attenzione.
“Il sogno migratorio dei giovani provenienti dall’Africa lo dobbiamo gestire noi e i Paesi da cui provengono, non certo i trafficanti” ha concluso il Ministro .