Roma, 20 gen. (Adnkronos) – Ultimo ritorna in gara a Sanremo con ‘Alba’ “per chiudere un cerchio”, aperto con la vittoria tra i Giovani nel 2018 con ‘Il ballo delle incertezze’ e proseguito con il secondo posto tra i Big nel 2019 con ‘I tuoi particolari’. Una scelta che lui stesso definisce “coraggiosa” e di fronte alla quale, ammette, in molti gli hanno detto: “chi te lo fa fare? Non ti serve, non ne hai bisogno, riempi già gli stadi”. Ma, come ha già spiegato sui social al momento dell’annuncio della partecipazione al festival, Ultimo ribadisce: “Non posso dire: faccio gli stadi e quindi non vado a Sanremo. Ho 26 anni e mi metto in gioco. Vado a Sanremo a chiudere il cerchio, non perché abbia un conto aperto, non perché se non vinco non va bene ma perché sentivo che ‘Alba’ era il pezzo giusto per proseguire un percorso”, aggiunge, mentre rivela che il brano che lo incuriosisce di più tra quelli dei colleghi che troverà all’Ariston “è quello di Gianluca Grignani”.
“Il processo che mi riporta a Sanremo è stato lungo. Ma ci tenevo a presentare lì ‘Alba’, una canzone che disegna una connessione con la parte più nascosta di me. Quella parte che tutti abbiamo, ma che, purtroppo, tendiamo a perdere di vista. È una lettera per chiunque voglia guardarsi dentro e provare a ricominciare, superando quei limiti mentali che non ti permettono di evolvere”, dice il cantautore che ne firma testo e musica e che l’ha scelta anche come traccia di apertura dell’omonimo nuovo disco che uscirà venerdì 17 febbraio, la settimana dopo Sanremo. “Un album che non è un concept album ma dove ogni brano è un mondo a sé. Non è un disco in cui tutti i pezzi hanno le stesse vibrazioni di ‘Alba’ ma è un disco che ha delle canzoni che sono lo strappo sul vestito di Alba. Diciamo che la maggior parte delle canzoni di questo album sono state generate da un flusso di coscienza”, spiega mentre accenna alcune canzoni sul pianoforte a coda nella sua casa alle porte della capitale, “dove – dice – passo 26 ore su 24 a fare musica o a pensare alla musica”, circondato dai suoi due cani, la piccola Toffee (“in omaggio al brano di Vasco che adoro”) e il cucciolo Pisolo, e dagli amici di sempre, visto che uscire nella capitale per lui è praticamente impossibile, tanto è braccato dai fan.
‘Alba’ è nata intorno ad una frase che Ultimo aveva in mente da tempo: “Avevo solo questa frase. ‘Amo l’alba perché è come fosse solo mia’. Ma il resto della canzone è come se mi fosse venuta a cercare lei, una mattina d’estate alle Eolie. La canzone è venuta fuori da sola, come se io fossi solo il tramite”, racconta. “È una riflessione su una rinascita ma certamente è influenzata dal mondo attuale, anche se io non faccio mai riferimenti diretti all’attualità nei miei brani”.
A chi gli chiede come guarda oggi alla polemica con chiuse il Sanremo del 2019, seccato di quel secondo posto ottenuto anche a causa di un voto non favorevole delle sala stampa, Ultimo risponde: “Non sono uno che rimugina sul passato. Non sono pentito e nemmeno ne vado fiero. Ho sempre fatto quello che sentivo di fare”. E anche di fronte alle prime ‘pagelle’ dei critici sui brani sanremesi ribadisce: “È giusto che ognuno scriva quello che vuole ma io vado comunque avanti per la mia strada”. Una strada costellata da 55 dischi di platino e 18 dischi d’oro.
Della sua carriera, che in 7 anni dal primo singolo ufficiale del 2016 lo ha portato a riempire gli stadi, anche con date doppie e triple nelle stesse città (all’Olimpico di Roma per il 2023 ha già due sold out e una terza data riempita a metà, ndr.), dice: “Sette anni di oggi sono tantissimi. Quindi non era scontato arrivarci con questo tipo di risposta. Sono orgoglioso. Ma sono anche consapevole di tutto quello che c’è ancora da fare. Ho proprio la sensazione che devo continuare a scrivere la mia storia e voglio farlo con entusiasmo ma anche con quella sana ingenuità che ti permette di buttarti in cose sconosciute”, confessa.
Quanto all’album ‘Alba’, aggiunge: “Mi piace di essere al quinto disco di pezzi tutti scritti da me, mi rende fiero, mi dà sicurezza”. Così, nella tracklist di ‘Alba’ – prodotto dalla sua etichetta Ultimo Records e scritto tra Roma, Londra e Los Angeles – dopo la title track si trovano ‘Nuvole in testa’ (“canzone-sfogo scritta durante un trasloco che contiene la rivendicazione generazionale ‘tu non sai che c’ho dentro'”), ‘Amare’ (“canzone d’amore per eccellenza che considero un po’ la gemella di ‘La stella più fragile dell’universo’), ‘Tutto diventa normale’ (“l’altra faccia di ‘Amare’ con l’amore e tutto il resto che si confrontano con il tempo, con l’abitudine e la noia”), ‘Tu’ (“una cena a lume di candela, a New York”, probabilmente con la fidanzata), ‘Vivo per vivere’ (“qui c’è una frase che mi rappresenta appieno: ‘resta con me, mentre cammino da solo’…”), ‘Ti va di stare bene’ (“la domanda più semplice e bella del mondo”), i due “brani da stadio” ‘Vieni nel mio cuore’ e ‘Sono pazzo di te’ (“unici veri uptempo del disco”), ‘Joker’ (Ultimo ha amato a tal punto il film con Joaquin Phoenix che ha “sentito il bisogno di prenderne le parti: lui è un ‘ultimo’, in lui c’è sicuramente una predisposizione all’errore, ma è stato il mondo a far sì che diventasse cattivo”), ‘La pioggia di Londra’ (scritta chiaramente nella capitale inglese, dove ha trascorso un mese mezzo mentre lavorava a questo disco), ‘Tornare a te’ (“la fotografia della malinconia, un brano impressionista”), ‘Le solite paure’ (“un’altra canzone ‘gemella’ di una del passato, questa volta di ‘Sogni appesi’). In questa canzone, spiega Ultimo, c’è una frase che è un po’ il manifesto della sua musica: “Lo so bene, dovrei avere anch’io una vita, ma ho scelto di usare la mia per crearne una collettiva”. “La vita collettiva – aggiunge l’artista parlando del disco – è quella che vivo con chi segue la mia musica e viene ai miei concerti. Quando mi dicono ‘la tua musica mi ha aiutato, mi ha salvato’, è la cosa più bella che possa capitare”.
Il disco si chiude con ‘Titoli di coda’ (“Non è la fine, ma è vivere la fine, quando ti accorgi che le cose non vanno come pensavi”). Ma l’avventura live sta invece per ricominciare. Il tour Ultimo Stadi 2023 “La Favola Continua…” (“vorrei che questo format durasse ancora molti anni”), prodotto da Vivo Concerti e per il quale sono già stati venduti oltre 250.000 biglietti, partirà dallo Stadio Teghil di Lignano Sabbiadoro il 1° luglio (data zero), proseguirà allo Stadio Olimpico di Roma il 7 (sold out), 8 (sold out) e 10 e si concluderà allo Stadio San Siro di Milano, il 17 e 18 luglio. Prima, però, Ultimo fa tappa a Sanremo, su Rai1, dal 7 all’11 febbraio. E c’è da scommettere che tornerà a giocarsi la vittoria.
di Antonella Nesi