Def 2023: via libera dal CdM

Approvato dal Consiglio dei Ministri il Def 2023. Secondo il Documento di economia e finanza, la crescita del Pil italiano è dell’1% e il deficit al 4,5%. Uno scenario “incerto” a causa – dopo la pandemia e il caro energia – anche della guerra in Ucraina, ma anche del rialzo dei tassi di interesse.

Il Mef ha evidenziato “una diminuzione che, coerentemente agli obiettivi indicati nello scenario programmatico continuerà progressivamente nel 2023 al 142,1%, nel 2024 al 141,4, fino a raggiungere il 140,4% nel 2026. Tuttavia non possono essere ignorati gli effetti di riduzione del rapporto debito/Pil che si sarebbero potuti registrare, se il Superbonus non avesse avuto gli impatti sui saldi finora registrati”.

Nello scenario contenuto nel Def, il Pil è previsto crescere dello 0,9% nel 2023 (all’1% nel quadro programmatico). Il Prodotto interno lordo tendenziale per il 2024 è invece dell’1,4% (1,5% programmatico), dell’1,3% nel 2025 e dell’1,1% nel 2026 (stesse percentuali nel programmatico). Il dato relativo al 2023, si precisa, è rivisto al rialzo in confronto al Dpb di novembre, in cui la crescita del 2023 era fissata allo 0,6%.

Il Ministro dell’Economia ha affermato che per rendere il Paese “più dinamico, innovativo e inclusivo non basta soltanto il Pnrr”. Conferma comunque che “il Governo è al lavoro per ottenere la terza rata del Pnrr”.

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