Su proposta del Premier Giorgia Meloni, il CdM ha approvato un decreto-legge che introduce delle misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro che prevede il taglio di 4 punti del cuneo fiscale e contributivo.
Giorgia Meloni, due giorni fa, aveva incontrato a Palazzo Chigi, le organizzazioni sindacali in merito ai provvedimenti in materia di fisco, che sono stati poi valutati nella riunione del Consiglio dei Ministri di ieri, 1° Maggio.
Il Presidente del Consiglio ha dichiarato: “Nel giorno della Festa dei lavoratori, il Governo sceglie di lavorare per dare risposte a quei lavoratori e a coloro che legittimamente aspirano a migliorare la loro condizione. Lo facciamo con una serie articolata di provvedimenti, ma il più importante di questi è relativo al taglio delle tasse sul lavoro. Noi abbiamo liberato un tesoretto di 4 miliardi grazie al coraggio di alcuni provvedimenti che avevamo portato avanti – penso ad esempio al superbonus, penso alla questione delle accise – e oggi destiniamo l’intero ammontare di quel tesoretto al più importante taglio delle tasse sul lavoro degli ultimi decenni. Tagliamo il cuneo contributivo di quattro punti percentuali e questo taglio si somma a quello che avevamo già fatto nella precedente legge di bilancio. Così oggi, e fino alla fine di quest’anno, noi abbiamo un taglio del cuneo contributivo di 6 punti percentuali per chi ha redditi fino a 35.000 euro e addirittura di 7 punti percentuali per i redditi più bassi, fino a 25.000 euro. È una scelta della quale io vado profondamente fiera. Aumenti che possono arrivare anche a 100 euro per i lavoratori con i redditi più bassi in un momento nel quale l’inflazione galoppa e il costo della vita aumenta. E davvero non riesco a capire chi riesce a polemizzare perfino su questa scelta. Ma ci sono molte altre cose importanti che decidiamo oggi: la conferma del fringe benefits, l’erogazione liberale a favore del lavoratore completamente detassata a 3000 euro, dedicandola in particolar modo ai lavoratori con figli a carico; norme importanti in tema di sicurezza sul lavoro, sull’alternanza scuola-lavoro, sulla sicurezza degli studenti che partecipano all’alternanza scuola-lavoro; incentivi all’assunzione dei giovani pari al 60% del salario che prendono; sul finanziamento dei centri estivi per aiutare a conciliare vita, lavoro e famiglia, e in tema di assegno unico per i figli. E poi il reddito di cittadinanza. Confermiamo il sostegno per chi non può lavorare, cioè per le famiglie in difficoltà che hanno al loro interno un minore, un anziano o un disabile, ma chi può lavorare viene invece inserito in un percorso di formazione al lavoro, E, in ultimo, ci occupiamo del lavoro delle persone con disabilità, sostenendo gli enti che li accompagnano e stanziando risorse per favorire la loro assunzione.”