Il personale del British Museum di Londra incrocerà le braccia per sei giorni dall’11 al 16 luglio prossimi. Lo sciopero è stato annunciato dal sindacato Pcs e riguarda una controversia iniziata lo scorso novembre relativa a salari, pensioni e posti di lavoro. Secondo l’organizzazione sindacale, nonostante la raccomandazione del governo a tutti i datori di lavoro di pagare al personale una somma forfettaria non consolidata di 1.500 sterline (circa 2.600 euro) come riconoscimento dell’aumento del costo della vita, il British Museum si rifiuta di farlo.
“È un oltraggio che anche dopo che il governo ha riconosciuto la necessità che i nostri lavoratori ricevano un maggiore sostegno finanziario per fare fronte al costo della vita, il British Museum si rifiuti di pagarlo”, ha dichiarato il segretario generale del Pcs, Mark Serwotka. “I lavoratori hanno affermato forte e chiaro che il mancato impegno a erogare il pagamento avrebbe avuto come risposta gli scioperi”, ha concluso Serwotka.
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