“Sappiamo tutti che il Cremlino ha una lunga storia di uccisioni di oppositori”. Dichiarazioni firmate dalla portavoce alla Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, nel merito di una risposta ad una domanda sulla morte del leader del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin.
La portavoce non ha però esplicitamente considerato il Presidente russo Putin implicato nella vicenda: “Non ho alcuna nuova valutazione. Ma sembra abbastanza evidente quello che è successo qui. Come ha detto il Presidente – ha continuato Karine Jean-Pierre – non sono molte le cose che accadono in Russia dietro le quali non ci sia Putin“.
Prighozin, definito dalla portavoce un assassino a sangue freddo, “è stato ucciso meno di due mesi dopo essersi espresso contro la condotta di Putin nella guerra della Russia contro l’Ucraina”. Incalzata ulteriormente sul fatto che le sue risposte potessero rappresentare il pensiero del Governo degli Stati Uniti sulla morte di Prighozin, la portavoce Jean-Pierre ha specificato ulteriormente di non avere “alcuna nuova valutazione” sui fatti.
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