Esplosioni vengono segnalate in queste ore nella regione ucraina meridionale di Odessa, secondo quanto riportano i media locali. Nell’oblast è scattato l’allarme antiaereo.
Le deflagrazioni sarebbero avvenute al confine con la Romania: nel porto di Reni, nella città di Kilia e nel distretto di Izmail.
Il Presidente della Romania, Paese dell’UE, membro della NATO, il giorno dopo la caduta di droni esplosivi russi sul Danubio ha dichiarato che “si sono registrati nuovi attacchi contro l’Ucraina si sono verificati oggi molto vicino al confine con la Romania. Oggi abbiamo avuto di nuovo degli attacchi, mi ha riferito il Monistro della Difesa, e sono stati registrati a 800 metri dal nostro confine.Quindi molto, molto vicini – ha precisato Klaus Iohannis in una conferenza stampa insieme al Primo Ministro lussemburghese Xavier Bettel.
Iohannis ha poi nuovamente smentito la notizia di ieri secondo cui – droni russi sarebbero caduti ed esplosi in territorio romeno, come sostenuto da fonti ucraine. Non vi è stato né un drone né alcun pezzo di questo dispositivo che sia giunto sul territorio della Romania” – ha dichiarato – “Se cadesse qualcosa sul territorio Nato si saprebbe esattamente chi, cosa e quando dovrà agire”.
(Foto da screenshot)