Incidente di Mestre, identificate sette delle ventuno vittime

Incidente Mestre, focus sul guardrail. Identificate tutte le vittime

La Procura di Venezia, nell’ambito dell’inchiesta aperta sul tragico incidente di Mestre avvenuto lo scorso 3 ottobre, apre all’ipotesi di omicidio stradale plurimo. Le cause della tragedia, stando ad una prima ricostruzione dei fatti, potrebbero essere legate ad una manovra azzardata o a un malore accusato dal 40enne autista. Tuttavia, il guardrail è sotto la lente di ingrandimento. La barriera di protezione, dove è precipitato il bus, è oggetto di verifiche.

Le indagini, ora, riguardano le condizioni del tratto stradale dove si è verificato il fatto. Uno scatto satellitare del 2022 mostra un buco in un tratto di guardrail, dove è transitato il bus. La barriera di protezione, potrebbe essere obsoleta, su questo elemento sono in corso ulteriori accertamenti. L’assessore alla Mobilità del capoluogo veneto, Renato Boraso, racconta che quel buco di un metro e mezzo circa è in realtà un varco di sicurezza, per la manutenzione. L’assessore è stato intervistato da Ansa e Adnkronos: “Si tratta di una piccola interruzione che si trova, talvolta, lungo i guardrail. Non vorrei che qualcuno pensasse che 13,5 tonnellate si sarebbero fermate per un metro e cinquanta in più di barriera. Il bus non è caduto perché c’era un buco di un metro e mezzo nel guardrail“.

Intanto, sono state identificate tutte le 21 vittime. Tra queste un bambino di un anno e mezzo e una bambina di 11 anni.

(Screenshot TV)

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