Dopo il via libera ufficiale del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, Israele si prepara ad avviare l’offensiva totale nella Striscia di Gaza. L’operazione prende forma, il primo aereo statunitense, contente munizioni, è atterrato sul territorio israeliano. Continua a salire il numero totale delle vittime: 1.200 morti provocati da Hamas, più di 900 le persone che hanno perso la vita a Gaza. Secondo il Ministero della Salute palestinese, inoltre, sarebbero almeno 260 bambini uccisi a Gaza dall’inizio del conflitto.
Sono 300mila i riservisti mobilitati dal Governo israeliano, tutti pronti all’offensiva contro la Striscia dopo aver messo in sicurezza il territorio. Il Ministro della Difesa Yoav Gallant fa sapere che in Israele sono state allenate le restrizioni dopo la neutralizzazione dei terroristi penetrati nelle città israeliane. Sarebbero, infatti, 1500 i miliziani uccisi.
Gallant chiarisce il prossimo obiettivo: cambiare la realtà della Striscia di Gaza, dove si vedrà il prezzo che sarà pagato per i crimini commessi da Hamas. “Hamas si pentirà – dice il Ministro – Gaza non tornerà più quella di prima. Chiunque venga a decapitare, uccidere donne, sopravvissuti all’Olocausto, lo elimineremo con tutte le nostre forze e senza compromessi“.
Tuttavia, secondo i media locali, questa campagna contro Gaza sarà tutt’altro che breve, anche a causa dell’organizzazione di Hamas e della conformazione del territorio, che mal si coniuga con la metodologia di Israele, organizzata per conquistare rapidamente porzioni di territorio.
Il timore di un conflitto lungo e aspro, come quello in corso, ha spinto il Governo di Israele a una decisione forte: distribuire le armi ai cittadini. Lo afferma il Ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, che teme una nuova insurrezione dopo i disordini di maggio 2021. “Penso che essa sia imminente – afferma Gvir – ho dato ordine che da oggi tutti qua possano girare armati“.
Intanto, nella notte, raid israeliani avrebbero colpito la casa, a Khan Younis, dove vivono i parenti di Mohammad Deif, Comandante militare di Hamas. Ne da notizia il Times of Israel, che ha raccolto notizie da fonti palestinesi. Sarebbe rimasto ucciso il fratello del Comandante palestinese, insieme al figlio e alla nipote del fratello.
Anche Hamas ha ripreso con il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza sul sud di Israele, almeno un colpo diretto sarebbe riuscito a centrare un edificio in una zona residenziale di Sderot.
L’effetto dei tagli imposti da Israele sui rifornimenti e sull’energia, negli scorsi giorni, sta per dare il suo primo frutto: l’unica centrale elettrica di Gaza ha ancora a disposizione solo 300.000 litri di gasolio, sufficienti per farla funzionare per 10-12 ore. A darne conferma il Capo dell’Autorità per l’Energia di Gaza, come riporta il Jerusalem Post.
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