Il Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu al 10 Forum Xiangshan di Pechino, ha dichiarato che, qualora si creeranno le condizioni necessarie, la Russia sarebbe pronta a discutere politicamente sia la soluzione postbellica della crisi ucraina sia i parametri di un’ulteriore coesistenza con l’Occidente “su una base realistica“.
“Allo stesso tempo – ha aggiunto Shoigu – è importante garantire relazioni paritarie tra tutte le potenze nucleari, membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che hanno una responsabilità speciale nel garantire la pace e la stabilita’ globale. La formazione di un ordine mondiale equo e multipolare richiede un rinnovamento e una maggiore stabilità dell’architettura di sicurezza internazionale. Tutti i Paesi interessati dovranno unire gli sforzi a tal fine“.
Avendo provocato una crisi acuta in Europa – ha proseguito – l’Occidente sta cercando di rafforzare il proprio potenziale di crisi nell’Asia del Pacifico, mentre la NATO nasconde, con un ostentato desiderio di dialogo, l’aumento delle sue forze in campo in quell’area. Il coinvolgimento diretto dei paesi con arsenali nucleari moltiplica i rischi strategici.
Secondo il Ministro russo la linea dell’Occidente verso l’escalation nella guerra con l’Ucraina comporta un rischio di conflitto diretto tra potenze nucleari, con “conseguenze catastrofiche“.
Intanto, secondo le Autorità ucraine, l’accusa della Russia che l’Ucraina abbia avuto un ruolo nella rivolta all’aeroporto di Makhachkala è “assurda” secondo il Portavoce del Dipartimento di Stato USA, Matthew Miller. Gli Stati Uniti hanno respinto le accuse russe secondo cui l’Ucraina è dietro la rivolta all’aeroporto del Daghestan contro un aereo appena arrivato da Tel Aviv.