Hezbollah, Nasrallah: “Nostro dovere è dare tutto, siamo pronti al sacrificio”

Alcuni si aspettavano che io oggi annunciassi la guerra. Ma siamo in guerra dall’8 ottobre“. A parlare così il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, in riferimento all’inizio delle ostilità tra Hezbollah e Israele l’8 ottobre scorso. Narsallah ha parlato davanti a migliaia di persone, scese in piazza in Libano e in Iraq. Le immagini della gente assiepata che ascolta in silenzio vengono trasmesse dalla tv al Manar.

Il nostro dovere è dare tutto, credere in questa chiamata, siamo pronti al sacrificio, a dare tutto“, afferma Nasrallah. “L’operazione sacra e grande del 7 ottobre è stata frutto di una decisione presa al 100% dai palestinesi. La decisione non è stata condivisa con altre fazioni della resistenza islamica. Loro hanno deciso ed eseguito“. Questa la ricostruzione del leader di Hezbollah, che ha poi parlato delle vittime di Gaza, definendole martiri che si stanno muovendo verso un altro mondo enunciato dai profeti. “Ora sono lì dove non ci sono dittature e non ci sono sionisti“, continua Nasrallah, che ha poi dichiarato che la sofferenza del popolo palestinese in questi decenni è stata grande, soprattutto ora che in Israele c’è un governo di destra che sta violando i diritti umani.

Per Hezbollah la battaglia contro gli israeliani è pienamente legittima, dal punto di vista legale e religioso. “L’operazione lanciata da Hamas è stata coraggiosa, grande, puntuale, molto importante e ha portato a un terremoto per Israele di sicurezza, militare, politico, psicologico, con risultati e ripercussioni strategiche che rimarranno. Israele – conclude Nasrallah – sta ripetendo l’errore commesso nella guerra del 2006, quando si pose obiettivi ambiziosi e fu costretto a rinunciarvi“.


(Screenshot SKY) 

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