Bruxelles indaga sull’aumento delle tariffe aeree in tutta Europa, che hanno raggiunto in picco massimo del 30% nel corso dell’estate. Eccezionali i profitti percepiti dalle compagnie aeree, della stessa portata la stangata ai danni dei consumatori.
Ad annunciare l’avvio delle indagini la Commissaria Ue ai Trasporti Adina Valean, intervistata dal Financial Times: “Stiamo indagando per avere una spiegazione completa e dettagliata, Bruxelles non intende intervenire su un mercato funzionante“. In parole povere, dall’Ue credono che qualcosa di strano ci sia, soprattutto se si analizzano i numeri, che ci riportano al sopracitato +30% sui biglietti nel giro di 4 anni.
Ora i vettori dovranno fornire alla Commissione Europea, spiegazioni dettagliate e complete. Ciò che si vorrebbe evitare è di arrivare ad una tendenza al rialzo a danno delle regioni periferiche o delle isole, per cui l’importanza del trasporto aereo è fondamentale per evitare di rimanere isolate.
In Italia, a testimonianza di questo, i prezzi per raggiungere Sardegna e Sicilia in aereo sono alle stelle con l’avvicinarsi delle festività natalizie. Da Bruxelles si cerca di capire cosa stia continuando a generare anomalie sui prezzi, soprattutto perchè dopo il Covid il mercato è tornato fiorente, con un boom di viaggi registrato negli ultimi mesi.
Per Ryanair, ad esempio, l’esercizio 2022/2023 ha permesso di ritrovare un utile netto di +1,31 miliardi di euro.
Attivo, insieme all’Ue, anche il fronte dei consumatori, con Codacons che chiede un intervento comune a livello europeo per bloccare gli algoritmi che fanno salire alle stelle i prezzi dei voli. Per l’Associazione consumatori è opportuno sanzionare con multe milionarie le compagnie che speculano sulla pelle dei viaggiatori.
(Foto da Pixabay)