Difesa: partita ‘Nave Vulcano’ con aiuti per Medio Oriente

“L’Italia sta già facendo la sua parte e continuerà a farla ogni giorno per aiutare la popolazione civile palestinese che è incolpevole della guerra in corso e che nulla c’entra o ha responsabilità con i terroristi di Hamas che hanno compiuto gli eccidi del 7 ottobre scorso e che, giustamente, Israele sta combattendo nel tentativo di estirpare in via definitiva una organizzazione terroistica e disumana. Come promesso e con grande orgoglio, l’Italia, in brevissimo tempo, ha approntato “Nave Vulcano” della Marina Militare, dotata di un ospedale “Role 2” mentre nei prossimi giorni partirà anche un ospedale da campo dell’Esercito: un segno concreto degli aiuti umanitari che sta inviando nella striscia di Gaza il nostro Paese. Strutture e mezzi che, appena saranno giunti nell’area, verranno messi a disposizione anche per il personale medico e sanitario di tutti i Paesi – occidentali o arabi che siano – che vorranno collaborare con noi in questa azione umanitaria che per noi è un preciso dovere morale prima ancora che politico. È inoltre necessario, è nostro preciso compito, oggi più che mai, instaurare dei rapporti e dei colloqui diplomatici, oltre che umanitari, e una collaborazione trasversale con tutti gli attori presenti nella regione mediorientale, in particolar modo con i Paesi arabi, e individuare, a tutti i costi, una de-escalation delle tensioni e del conflitto. In questo momento il Ministero della Difesa e il Ministero degli Esteri sono al lavoro per estendere anche ad altri paesi la partecipazione a questa operazione umanitaria affinché ci possa essere la massima condivisione di questa operazione senza precedenti”.

Queste sono le parole del Ministro della Difesa, Guido Crosetto.

Oggi, al termine delle operazioni di carico, L’Unità’ ha lasciato il Porto di Civitavecchia per Cipro dove si ricongiungerà alle navi italiane già presenti nell’area (“San Giusto”, “Fasan”, “Margottini” e “Thaon di Ravel“) attualmente impegnate nell’Operazione “Mediterraneo sicuro” e da lì sarà pronta per essere schierata ove ritenuto più idoneo il suo impiego.

L’Unità “Nave Vulcano”, grazie alle sue capacità di supporto logistico e all’area ospedaliera (Role 2 imbarcato), di cui è dotata, comprensiva di ambulatori, strumenti diagnostici e sale operatorie, rafforzerà le capacità sanitarie del dispositivo già presente in zona e garantirà, inoltre, il trasporto di ulteriore materiale di prima necessità e medicinali.

La Nave, con un equipaggio di oltre 170 marinai, di cui circa 30 impiegati nella struttura sanitaria, incluse 2 Infermiere Volontarie della Croce Rossa, sta ultimando le fasi di approntamento e sarà pronta oggi stesso a lasciare le acque italiane.

Successivamente, appena terminate le fasi di pianificazione e approntamento, lo Stato Maggiore della Difesa provvederà a inviare nell’area, con un volo militare, personale sanitario interforze (cioè dell’Esercito, dell’Aeronautica e dei Carabinieri). Nello specifico si tratta di: 3 anestesisti, 2 chirurghi, 1 ortopedico, 8 infermieri di area critica/rianimazione, 3 infermieri strumentisti, 8 infermieri, 1 tecnico di radiologia e 2 biologi.

Il Comando Operativo di Vertice Interforze sta predisponendo contemporaneamente anche lo schieramento, in un luogo in via di definizione, di un ospedale da campo dell’Esercito con capacità di “Role 2”. Questo, che è costituito in diversi moduli operativi, potrà essere interconnesso anche con eventuali strutture di altri paesi.

In entrambe le strutture sanitarie, insieme alle Forze Armate italiane, potrà essere impiegato anche personale medico e sanitario di altri Paesi e delle Organizzazioni Internazionali che vorranno partecipare a questa missione umanitaria a favore della popolazione civile palestinese. Lo Stato Maggiore della Difesa sta continuando, a tal proposito, un fitto lavoro di pianificazione per definire tutte le modalità operative di dettaglio.

Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it