Filippo Turetta arriverà domani, intorno alle 12.30, a Venezia e negli uffici della polizia di frontiera gli verrà notificata l’ordinanza di custodia cautelare. Il 22 enne sarà portato nel carcere di Santa Maria Maggiore, in attesa dell’interrogatorio che verrà fatto entro cinque giorni a partire dal momento in cui gli verrà notificato il provvedimento.
Turetta è accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, estradato dalla Germania, dove è stato arrestato, arriverà su un volo militare che partirà domani da Roma.
Al giudice il giovane potrebbe ripetere la confessione già resa alla polizia tedesca o decidere, assistito dai legali, di avvalersi della facoltà di non rispondere.
I capi d’accusa, per ora, sono omicidio volontario aggravato dal vincolo del legame affettivo e sequestro di persona. Adnkronos riporta che la procura di Venezia, però, cerca di fare chiarezza su una chiamata al 112 la sera dell’omicidio. Un testimone, infatti, avrebbe visto e sentito Giulia Cecchettin gridare aiuto nel parcheggio vicino casa mentre veniva presa a calci. La sera dell’11 novembre l’uomo ha chiamato il 112 per dare l’allarme, segnalando la lite in corso. L’uomo, però, non ha indicato il numero di targa dell’autovettura, allontanatasi con la coppia a bordo, dopo la lite.
La registrazione audio della chiamata al 112 è a disposizione dell’autorità giudiziaria già domenica 12 novembre, si legge in una nota dell’Arma, che esclude altre telefonate al 112. L’arma specifica che è destituita di ogni fondamento la notizia di un’indagine della procura della Repubblica di Venezia in merito alla telefonata del testimone.
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