Continua ad animare il confronto politico la riforma costituzionale del premierato voluta dalla maggioranza di Governo e che divide il Parse fra favorevoli e contrari, incluse le forze politiche dell’arco costituzionale e alcune correnti all’interno della stessa maggioranza.
Gianni Letta, ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, notoriamente la saggia figura di spicco per il suo spessore culturale, politico e istituzionale dell’era Berlusconi, intervenendo a un evento dell’Associazione “Progetto Città di Firenze” e’ entrato nel merito della questione affermando che – “La riforma costituzionale presentata dall’attuale governo fatalmente ridurrebbe i poteri del Presidente della Repubblica, perché la forza che ti deriva dalla investitura popolare è certamente maggiore di quella che deriva dal Parlamento: non sta scritto, ma è ovvio che poi nella dialettica chi è investito ha più forza“.
“Secondo me la figura del Presidente della Repubblica – ha spiegato Letta – così com’è disegnata, e l’interpretazione così come è stata data dai singoli Presidenti nel rispetto della Costituzione, come tutti i costituzionalisti oggi riconoscono, sta bene così: non l’attenuerei, non la ridisegnerei, non toglierei nessuna delle prerogative così come attualmente sono state esercitate“.
L’ex Sottosegretario ha aggiunto – “oggi abbiamo un Presidente felicemente regnante nel suo secondo mandato, che esercita il suo mandato in maniera splendida, perché ha fatto tanto bene a questo Paese“.
Gli fa eco il Vicepresidente del Consiglio Antonio Taiani m, che tende a correggere l’interpretazione che viene spontanea ascoltando le parole di Gianni letta, e afferma:””Forza Italia sostiene convintamente la riforma sul premierato. Non vanno interpretate in direzione contraria alcune frasi di Gianni Letta.Mi ha confermato che le sue parole si riferivano a valutazioni teoriche e non a giudizi sulla riforma“.