Il Governo non convince i “camici bianchi”: scioperi confermati

La novità apportate dal Governo alla manovra sul tema delle pensioni per gli operatori sanitari almeno per il momento non sembrano convincere i camici bianchi. Resta infatti confermato lo sciopero del 18 dicembre, come pure le proteste minacciate per gennaio dai promotori dello sciopero del 5 dicembre.

Il 18 dicembre, pertanto,  i medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari di Aaroi-Emac, Fassid (Federazione Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr), Fvm e Cisl Medici bloccheranno tutte le prestazioni che sono funzionali, quindi indispensabili, per tutte le altre prestazioni ospedaliere e territoriali, comprese quelle della filiera alimentare. “I nostri appelli sono inascoltati da tempo. Non ci resta che fermarci. Sciopero di 24 ore il 18 dicembre”, affermano i Sindacati.

Quanto ad Anaao Assomed e Cimo Fesmed, “siamo pronti a proclamare altre giornate di sciopero a gennaio 2024 hanno sottolineato in una nota – Se le nostre richieste continueranno ad essere ignorate proseguiremo il percorso di mobilitazione, allargando il fronte della partecipazione, perché quello che oggi viene percepito come problema professionale venga avvertito anche come problema sociale, che riguarda non solo gli operatori della sanità, ma anche e soprattutto i cittadini”. La trattativa continua, senza passi indietro.

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