Ieri si è insediato il neo Presidente della Repubblica Argentina, Javier Milei, che nel suo primo discorso come Capo dello Stato ha dichiarato che – “non c’è alternativa all’aggiustamento e non c’è alternativa allo shock”.
Cinquantatré anni, ha ricevuto dalle mani del Presidente uscente Alberto Fernández, la fascia bianca e azzurra e il bastone presidenziali.
Il leader ultraliberista ha esordito rivolgendosi al popolo argentino che non ci sono soldi e che il programma di riforme e stabilizzazione economica avrà un impatto sul livello di attività, di inflazione e di povertà“.
“Attraverseremo un periodo di stagflazione – ha detto Milei – ma sarà l’ultimo sorso amaro che dovrà deglutire l’Argentina”.
Il nuovo Presidente dell’Argentina governerà con un governo ridotto di ministri che provengono in gran parte da imprese private e non hanno precedenti esperienze politiche. E’ il caso in particolare dell’ingegnere Nicolás Posse, che assume la carica di capo di gabinetto; dell’economista Diana Mondino che diventa ministro degli Esteri; dell’avvocato esperto di media Mariano Cúneo Libarona, nominato ministro della Giustizia; e di Sandra Pettovello, giornalista e produttrice televisiva che si occuperà del mega-ministero del Capitale Umano, che comprenderà Istruzione, Lavoro e Sviluppo Sociale.
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy è volato in Argentina per la cerimonia di insediamento di Javier Milei. Ha avuto una breve conversazione con il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán durante la cerimonia al Parlamento argentina, è quanto riferiscono i media ucraini. Dall’elezione di Volodymyr Zelensky a presidente nel 2019, i due leader si sono incontrati solo brevemente.