Sono in corso le dichiarazioni di voto , in Senato, per la Manovra 2024. “Al termine dell’intervento del capogruppo Stefano Patuanelli, i senatori M5S hanno sollevato dei cartelli con la scritta “Gasparri querelaci tutti” nell’Aula di Palazzo Madama“. Lo scrive in una nota il gruppo pentastellato al Senato, il cui obiettivo è sollevare l’attenzione sul comportamento del capogruppo di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Il senatore forzista ha minacciato querele a fini intimidatori, a detta dei grillini, nei confronti degli esponenti M5S che in questi giorni hanno commentato il caso che lo vede coinvolto.
Il M5S si riferisce ad alcune inchieste giornalistiche, relativamente al ruolo di Gasparri, Presidente di una società che si occupa di cybersecurity. Proprio ieri la Giunta per le elezioni si è espressa a maggioranza ritenendo che non ci sia incompatibilità tra le due cariche. Una decisione che i Pentastellati ritengono sbagliata, promettendo di continuare a denunciare la situazione.
Un acceso botta e risposta, inoltre, si è innescato tra Matteo Renzi e lo stesso Gasparri. Durante le dichiarazioni di voto il leader di Italia Viva è stato interrotto dal capogruppo di Forza Italia dopo l’accusa rivolta agli azzurri di aver tradito l’eredità di Silvio Berlusconi astenendosi dalla ratifica sul Mes.
Gasparri ha replicato duramente a Renzi, che in tutta risposta si è rivolto alla Presidenza del Senato: “Chiedo solo di recuperare il tempo che la volgarità e maleducazione di Gasparri mi ha sottratto“. A confermare la frase pesante nei confronti dell’ex Presidente del Consiglio il senatore Borghi, che ha parlato di una frase ingiuriosa pronunciata da Gasparri. Il Presidente del Senato ha promesso che si valuterà dopo aver visionato audio e immagini.
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