Il corpo senza vita dell’attore sudcoreano Lee Sun-Kyun, star del film ‘Parasite’, è stato trovato stamani dalla Polizia in un auto a Seul. Il 48enne, come riferito dai media sudcoreani, potrebbe essersi suicidato, ipotesi che anche la polizia non esclude. Secondo un’agenzia di stampa sudcoreana la moglie aveva già denunciato la scomparsa dell’uomo, dopo aver trovato un biglietto di addio.
L’attore era indagato per uso di droghe e durante il fine settimana era stato interrogato per 19 ore. Lee Sun-Kyun aveva affermato di essere stato ingannato da una hostess di un bar, che poi aveva tentato di ricattarlo relativamente all’assunzione degli stupefacenti.
Il 48enne, in un breve scambio di battute con la stampa si era scusato con i suoi sostenitori per averli delusi rimanendo coinvolto in una situazione spiacevole e si era dichiarato dispiaciuto anche per il dolore recato alla sua famiglia. Il motivo di questo grande dispiacere è legato anche alle pene che in Corea del Sud si applicano su crimini legati alla droga. Generalmente questi reati vengono puniti con almeno sei mesi di prigione o fino a 14 anni per recidivi e spacciatori.
Lee ha fatto il suo debutto come attore nel 2001 in una sitcom televisiva intitolata Lovers, in seguito ha ottenuto consensi per le sue interpretazioni in una varietà di ruoli ma il suo successo più grande arriva grazie alla sua interpretazione del ricco e superficiale patriarca nel film ‘Parasite’, del regista Bong Joon-ho, vincitore dell’Oscar nel 2020.
(Screenshot TV)