Italia, Usa e 10 Paesi chiedono stop agli attacchi Houthi

“Il nostro messaggio è chiaro: chiediamo la fine immediata di questi attacchi illegali e il rilascio delle navi e degli equipaggi detenuti illegalmente”.

Lo si legge in una nota congiunta firmata da 12 Paesi: Italia, Stati Uniti, Australia, Bahrein, Belgio, Canada, Danimarca, Germania, Giappone, Olanda, Nuova Zelanda e Regno Unito.

In questo comunicato, diffuso dalla Casa Bianca, si denunciano gli attacchi degli Houthi, ritenuti inaccettabili e profondamente destabilizzanti. “Si assumeranno la responsabilità delle conseguenze se continueranno a minacciare vite umane, l’economia globale e il libero flusso del commercio nelle vie navigabili della regione. Restiamo impegnati a rispettare l’ordine internazionale basato sulle regole e siamo determinati a ritenere gli attori maligni responsabili per questi attacchi e sequestri illegali“.

La nota poi torna sulle azioni compiute dagli Houthi: “Non esiste alcuna giustificazione legale per colpire intenzionalmente navi civili e imbarcazioni militari nel Mar Rosso. Gli attacchi alle imbarcazioni, comprese quelle commerciali, con l’uso di droni, piccole imbarcazioni e missili, compreso il primo uso di missili balistici antinave contro tali imbarcazioni, sono una minaccia diretta alla libertà di navigazione che costituisce il fondamento del commercio globale in una delle vie d’acqua più critiche del mondo“.

Secondo i 12 Paesi firmatari della nota, gli attacchi costituiscono una minaccia per le vite di persone innocenti in tutto il mondo. “Le azioni degli Houthi costituiscono un problema internazionale significativo che richiede un’azione collettiva“, scrivono nella nota.

(Screenshot SKY)

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