Ferma condanna di Mosca in merito agli attacchi effettuati nella notte nello Yemen da Stati Uniti e Regno Unito contro i ribelli Houthi. Per il Cremlino, l’azione compiuta porta a un’escalation, con obiettivi distruttivi. Su Telegram il Ministro degli Esteri russo, Maria Zakharova ha così commentato i fatti: “Gli attacchi statunitensi nello Yemen sono un nuovo esempio della distorsione da parte degli anglosassoni delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu e del totale disprezzo del diritto internazionale in nome di un’escalation nella regione per raggiungere i loro obiettivi distruttivi“.
Anche la Cina si è espressa, dichiarandosi preoccupata per gli attacchi coordinati contro i ribelli Houthi nello Yemen. Preoccupazione espressa dal Ministero degli Esteri, che ha sollecitato tutte le parti in causa a evitare che il conflitto possa espandersi. Il portavoce del Ministero ha fatto sapere che Pechino è preoccupata per l’escalation delle tensioni nel mar Rosso e invita le parti rilevanti a mantenere la calma e ad esercitare moderazione per prevenire un ulteriore allargamento del conflitto.
Duro il commento di Hamas: “Questa aggressione indica la decisione di espandere l’area del conflitto al di fuori della Striscia. Questo avrà delle conseguenze. L’aggressione degli Usa e della Gran Bretagna contro settori dell’esercito yemenita, perché si è schierato con Gaza, è una provocazione contro la nazione palestinese“. A parlare così Sami Abu Zhouri, esponente dell’organizzazione palestinese.
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