“Complessivamente le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi dieci mesi del 2023 sono state 7.006.000, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del 2022 (-0,02%). Il risultato è dovuto alla somma algebrica tra gli andamenti positivi delle assunzioni di contratti di lavoro intermittente (+4%), a tempo determinato (+3%), stagionali (+2%) e quelli negativi di apprendistato e a tempo indeterminato (- 4%) e contratti in somministrazione (-7%)“.
Lo scrive l’INPS in un comunicato stampa diffuso sul proprio sito di riferimento. Per l’Istituto le trasformazioni da tempo determinato fino a ottobre 2023 sono risultate 653.000, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022. Contemporaneamente le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo sono risultate 83.000, in flessione del -15%.
In diminuzione rispetto allo scorso anno anche le cessazioni, che fino a ottobre del 2023 sono state 6.264.000. Concorrono a questo risultato i contratti in somministrazione, i contratti a tempo indeterminato e i contratti in apprendistato. Correlata al corrispondente andamento positivo risulta la dinamica dei contratti stagionali, dei contratti a tempo determinato e dei contratti di lavoro intermittente.
Ad ottobre 2023 si registra un saldo positivo pari a 507.000 posizioni di lavoro, confermando il trend continuo e significativo di incremento delle posizioni di lavoro dipendente nel settore privato, trend attestato – dopo il rimbalzo post Covid – attorno alle 500.000 unità.
Per il tempo indeterminato la variazione tendenziale annua risulta pari a +371.000 unità mentre per l’insieme delle altre tipologie contrattuali la variazione è pari a +136.000 unità.