Rai, cambi al timone di Viale Mazzini 14

“Questo Sanremo per me è il terzo e sarà anche l’ultimo da presidente, perché questa straordinaria esperienza al vertice dell’azienda si concluderà dopo tre anni, come era nelle intenzioni fin dall’inizio”.

C’erano stati già molti rumors su possibili cambi di vertice alla Rai e la conferma arriva proprio in occasione della conferenza stampa di apertura del Festival di Sanremo, con il saluto della Presidente, Marinella Soldi, che, pur essendo ampiamente annunciato, coglie un po’ di sorpresa per location e tempistica.

L’edizione dello scorso anno, costellata di polemiche che fecero insorgere la destra già al Governo, costò cara all’ex AD Carlo Fuortes, chiamato insieme a lei dall’ex Premier Mario Draghi alla guida della tv pubblica, che pochi mesi dopo fu costretto a lasciare.

Soldi con le parole pronunciate in conferenza stampa in occasione del Festival, e’ sembrata voler chiudere definitivamente tre anni di lavoro  trascorsi prima  sotto l’egida di una maggioranza larghissima e ora  sotto quella guidata da Giorgia Meloni.

E Sarà proprio la Premier a decidere il futuro di Viale Mazzini. A fine aprile è prevista l’approvazione del bilancio, poi ogni data sarà buona per il rinnovo del Cda. Il dubbio è se ciò accadrà prima o dopo le elezioni europee dell’8 e 9 giugno.

Fratelli d’Italia punta dritto per il ruolo di AD sull’attuale Direttore Generale Giampaolo Rossi, che domenica ha accompagnato i cronisti sul treno Roma-Sanremo. Non c’era, ufficialmente perché aveva la febbre, l’AD Roberto Sergio. Oggi accompagnati da Soldi, i due manager hanno salutato le maestranze, ma non sono intervenuti in conferenza stampa.

L’assenza di domenica sul treno non ha fatto altro che rinfocolare le voci di un attrito nella coppia di vertice, si notò dopo l’intervista di Sergio a Italia Oggi con la quale l’AD si è messo a disposizione di Palazzo Chigi e delineando la necessità di una nuova organizzazione aziendale, è sembrato voler lanciare la sfida e la propria candidatura per la successione alla guida della Rai per il prossimo triennio.

Sergio può rivendicare l’approvazione del piano industriale e i passi avanti sul piano immobiliare, che dovrebbero consentire alla televisione del servizio pubblico di gestire e  controllare meglio il debito, ma è sull’offerta editoriale, dei contenuti che nella maggioranza le visioni non sono affini e manca la necessaria unita’.

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