Milano, 9 apr. (Adnkronos) – Il prossimo 13 maggio la difesa di Massimo Bossetti, condannato in via definitiva per l’omicidio di Yara Gambirasio, potrà visionare – per la prima volta – i reperti della vittima, ma non analizzarli (dopo il no della Cassazione) come invece chiesto dai difensori Claudio Salvagni e Paolo Camporini che aveva presentato un ricorso straordinario per poter mettere le mani sugli abiti della 13enne ginnasta di Brembate (leggings, slip, scarpe, felpa e giubbotto) e sul Dna che è la prova regina contro Bossetti. Davanti ai giudici della corte d’Assise di Bergamo, i legali potranno vedere, e non toccare, i reperti.