Il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha depositato una memoria di 17 pagine che spiegato – ho scritto per spiegare le linee politiche e morali che, da quanto ho assunto l’onore di guidare Regione Liguria, hanno sempre informato l’attività perseguita dalla Giunta regionale nella unica prospettiva di servire il bene e l’interesse comune dei cittadini liguri e delle loro istituzioni”.
“Ogni euro incassato ha avuto una destinazione politica: nessun contributo ha prodotto arricchimento o utilità personale a me, agli altri appartenenti al mio partito o a terzi privati“.Così il Governatore Giovanni Toti nella memoria consegnata ai Pubblici Ministeri al termine dell’interrogatorio tenuto nella Caserma della GdF.
“Ogni dazione di denaro – ha aggiunto Toti – è stata accreditata con metodi tracciabili e rendicontata. Del pari tutte le spese sostenute sono state rendicontate e pubblicizzate in termini di legge e anche oltre. I bilanci e i rendiconti sono stati (e sono ancora) pubblicati sui siti internet delle organizzazioni politiche a mio sostegno“.
Toti rimarca che sia nell’ordinanza di custodia cautelare che nell’intero impianto accusatorio “si analizza solo una limitatissima parte dei rapporti tra amministrazione, Presidente, e mondo del lavoro e delle imprese. E di tale limitatissima parte si fa paradigma per tutto il resto“.
“Al contrario, l’atteggiamento e l’animus dei rapporti e dei contesti analizzati – sottolinea – dovrebbe invece essere esaminato e interpretato alla luce della generalità e molteplicità dei rapporti di un lunghissimo periodo“.