Monsignor Viganò accusato di scisma

L’ex Sant’Uffizio – nel decreto – ricorda che si tratta di un processo penale extragiudiziale e avverte l’imputato di nominare un avvocato. Viganò, che era arrivato a chiedere le dimissioni del Papa, si dice “onorato” delle accuse.

Viganò, dopo essere stato informato “con una semplice e-mail dell’avvio di un processo penale extragiudiziale“, osserva: “Presumo che la sentenza sia già stata preparata dato che si tratta di un processo extragiudiziale. Io considero le accuse contro me un onore”.

“E’ necessario – aggiunge – che l’Episcopato, il clero e il popolo di Dio si chiedano seriamente se sia coerente con la professione della fede cattolica assistere passivamente alla distruzione sistematica della Chiesa da parte dei suoi leader proprio come altri sovversivi stanno distruggendo la società civile”.

“Nessun cattolico – spiega Vigano’ – degno del nome può essere in comunione con questa ‘chiesa bergogliana’, perché agisce in chiara discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo“.

“Mi dispiace tantissimo perché ho sempre apprezzato monsignor Viganò come grande lavoratore, fedele alla S. Sede ed era di esempio, anche quando e’ stato nunzio ha lavorato bene” – afferma  il Segretario di Stato vaticano, Cardinale Pietro Parolin. “Viganò – osserva Parolin a margine di un evento all’Universita’ Urbaniana – ha assunto alcuni atteggiamenti e gesti di cui deve rispondere. E’ normale che la Dottrina della Fede abbia preso in mano la situazione svolgendo una indagine necessaria per approfondire la situazione“.

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